Il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi si sofferma sul carisma del giovane, “patito” di Internet, in occasione della nuova edizione della sua biografia pubblicata dalla Libreria Editrice Vaticana
Eugenio Bonanata – Città del Vaticano
Si è sviluppata tanta attenzione attorno alla figura di Carlo Acutis dopo la sua beatificazione avvenuta ad Assisi il 10 ottobre scorso. A confermarlo anche l’iniziativa della Libreria Editrice Vaticana che ha pubblicato l’edizione aggiornata della sua bibliografia intitolata “Dall’informatica al cielo. Carlo Acutis”. Un’occasione per raccogliere l’opinione del cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. “Non è tanto l’aspetto editoriale che ci impegna – afferma – quanto il riferimento alla fama di santità di questo giovane che non c’è dubbio che sia crescente”. Il porporato afferma che questa fama travalica abbondantemente la dimensione locale e confida di averla toccata con mano proprio ad Assisi, durante la celebrazione per la chiusura della tomba del ragazzo rimasta aperta per diversi giorni all’interno del Santuario della Spogliazione. Giorni segnati da una profonda devozione popolare, riflessa nell’arrivo di un gran numero di persone da tutta Italia. continua a leggere …