Author: Redazione Santuario

I vescovi siciliani al Santuario, monsignor Sorrentino: “Qui il Signore sta facendo grandi cose”

“Cari confratelli della Sicilia è con grandissima gioia, con grande fraternità che vi dò il saluto di questa nostra chiesa particolare e qui in questo Santuario perché come avete potuto subito vedere il Signore sta facendo grandi cose, molto più grandi di quello che io avrei potuto immaginare”. Lo ha detto monsignor Domenico Sorrentino ai vescovi della regione che è giunta ad Assisi in occasione della solennità di San Francesco, quest’anno la Sicilia, per la simbolica offerta dell’olio per la lampada votiva che arde dinanzi alla sua tomba nella Basilica di San Francesco. I vescovi sono stati accolti, giovedì pomeriggio 3 ottobre, dal vescovo Sorrentino nel Santuario della Spogliazione.

“Quando sono arrivato – ha proseguito il vescovo – non era ancora venuto il tempo della grazia perché la grazia ha i suoi tempi. Poi è venuta. Sono stato davvero privilegiato per avere potuto vedere quanto il Signore ha preparato per il nostro tempo alla Chiesa di Assisi, ma non solo, grazie a San Francesco ed ora al Beato Carlo Acutis, prossimo santo. Qui davvero sta arrivando il mondo e non solo sta arrivando, ma anche il mondo ci richiede perché da un po’ di tempo siamo invitati in tutte le parti del mondo per le missioni”. Dopo una breve catechesi nella Chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione dove i vescovi hanno pregato davanti alla tomba di Acutis i vescovi si sono recati nella sala della Spogliazione dove monsignor Sorrentino ha parlato del gesto profetico compiuto dal Poverello di Assisi di spogliarsi dei suoi averi per conformarsi a Cristo. Infine c’è stata la visita alla Porta di Francesco e agli scavi che hanno permesso di recuperare l’antica piazza del vescovado.

Cattedrale gremita per l’addio a don Cesare Roberto Provenzi, presidente della Fondazione

ASSISI – “Vogliamo sperare che la croce pesante che ha dovuto portare gli abbia già ottenuto la gioia della vita che non ha fine”. È questo l’ultimo passaggio dell’omelia del vescovo diocesano, monsignor Domenico Sorrentino, nel corso delle esequie funebri di don Cesare Roberto Provenzi, priore della cattedrale e parroco di San Rufino, tornato alla casa del Padre venerdì 27 settembre. Nella mattina di lunedì 30 in tantissimi gli hanno voluto tributare l’ultimo saluto perché, come è stato ricordato dal vescovo “don Cesare ha realizzato tante cose. Ha curato questa Cattedrale, sede per eccellenza del ministero del vescovo, più che se fosse stata la sua casa. Da priore del Capitolo, si è distinto per lo slancio dato al Museo diocesano. Con la costituzione dell’unità pastorale tra San Rufino, Viole e la montagna, ha saputo ben coordinare le cose, facendosi amare e apprezzare, e diventando così un punto di riferimento non solo della comunità ecclesiale, ma della stessa Città. Per molti anni è stato vicario foraneo di Assisi, senza che nessun altro prete del vicariato si sentisse di succedergli nel ruolo. Ha posto tutto lo zelo possibile, perché la comunità parrocchiale di San Rufino e le altre parrocchie successivamente a lui affidate, pur in una situazione di sempre maggiore fatica della fede, della pratica religiosa e della tenuta della famiglia, non mancassero della cura necessaria. La gente di Assisi gliene dà atto. Gli ha voluto bene. Lo ha sentito di casa. Incontrarlo, dirgli un ‘Don Cè’ come si dice tra amici, fargli un sorriso, scambiare una parola di amicizia e quasi di familiarità, era tutt’uno”.

Al termine della celebrazione altre testimonianze hanno tratteggiato il carattere buono, altruista, generoso e attento ai giovani di don Cesare mentre il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, nel suo intervento ha annunciato che l’amministrazione gli attribuirà il riconoscimento di cittadino benemerito di Assisi e costituirà un fondo a sostegno di Grest e campi scuola a cui lui si era sempre dedicato. Commosso e sentito anche il saluto del primo cittadino di Martinengo, sua città natale, che è venuta in massa per dargli l’ultimo saluto. Anche la Fondazione Santuario della Spogliazione, con il consiglio di amministrazione e i dipendenti, piange la scomparsa del suo presidente, don Cesare Roberto Provenzi

Festa di San Francesco: i vescovi della Sicilia visiteranno anche il Santuario della Spogliazione

Gli appuntamenti principali delle celebrazioni del 3 e 4 ottobre

La comunità ecclesiale e quella civile di Assisi sono pronte ad ospitare i cinquemila pellegrini e le istituzioni provenienti dalla Sicilia per le celebrazioni della festa di San Francesco Patrono d’Italia del 3 e 4 ottobre 2024. Quest’anno sarà la regione più grande d’Italia, infatti, a donare l’olio che alimenta la Lampada votiva dei Comuni d’Italia che arde sulla Tomba del Santo. Ad accenderla il 4 ottobre sarà il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, in rappresentanza del popolo italiano.

Giovedì 3 ottobre, alle ore 11, si terrà presso la Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola la concelebrazione eucaristica nel “Transito di San Francesco” presieduta da fra Francesco Piloni, OFM, Ministro Provinciale dei Frati Minori di Umbria e Sardegna. Nel corso della Celebrazione sarà consegnato il riconoscimento “Rosa d’argento” a suor Alfonsa Fileti, che offrirà il panno cenerino, i ceri, i mostaccioli e l’incenso (diretta streaming sul canale YouTube @FratiMinoriAssisiOFM e sulla pagina Facebook FRATI MINORI ASSISI). Alle 15, presso il Santuario della Spogliazione, i vescovi della Regione ecclesiastica siciliana incontreranno l’arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno Mons. Domenico Sorrentino. All’incontro seguirà, alle 17.30, presso la Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli, l’accoglienza delle autorità civili, con la partecipazione dei Presidenti delle Regioni e delle Province di Sicilia e Umbria, e dei Sindaci della Sicilia e di Assisi da parte del Custode della Porziuncola, fr. Massimo Travascio. Alle 18 sempre presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, ci sarà la celebrazione dei primi vespri nel “Transito di San Francesco” presieduti da Mons. Corrado Lorefice, arcivescovo metropolita di Palermo e vice-presidente della Conferenza Episcopale Siciliana (diretta streaming sul canale YouTube @FratiMinoriAssisiOFM e sulla pagina Facebook FRATI MINORI ASSISI). Alle 21.30 S. Ecc.za Mons. Pietro Maria Fragnelli, Vescovo di Trapani, presiederà la Veglia con i giovani delle Diocesi di Sicilia presso la Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli (diretta streaming sul canale YouTube @FratiMinoriAssisiOFM e sulla pagina Facebook FRATI MINORI ASSISI).

Venerdì 4 ottobre, alle 10 in diretta su Rai1, si terrà la celebrazione eucaristica nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco presieduta da Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza Episcopale Siciliana. Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla accenderà la Lampada votiva dei Comuni d’Italia con l’olio offerto dalla Regione Sicilia. Alle 11.30 seguiranno, dalla Loggia del Sacro Convento, sempre in diretta su Rai1 il saluto di fra Carlos A. Trovarelli, OFMConv, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, e i messaggi istituzionali all’Italia con i saluti delle autorità. Interverranno il Presidente della Regione Sicilia Renato Schifani, il Presidente del Comitato per le Celebrazioni per l’VIII Centenario della morte di san Francesco d’Assisi, Davide Rondoni, in rappresentanza del Governo nazionale, l’arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno Mons. Domenico Sorrentino, il Sindaco di Assisi Stefania Proietti e il Custode del Sacro Convento fra Marco Moroni, OFMConv. Alle ore 16, nella chiesa inferiore della Basilica di San Francesco, Mons. Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti e segretario della Conferenza Episcopale Siciliana, presiederà i Vespri Pontificali in Cappella Papale, a cui seguirà la processione alla chiesa superiore e la benedizione all’Italia con la Chartula dal cupolino della Basilica da parte di Mons. Domenico Sorrentino (diretta streaming sul canale YouTube @BasilicasanFrancescodAssisi e sulla pagina Facebook SAN FRANCESCO D’ASSISI).

Per la giornata del 4 ottobre sarà possibile seguire le celebrazioni dall’esterno della Basilica grazie alla presenza di due maxischermi posti nella Piazza Inferiore di San Francesco e sul sagrato della chiesa superiore. Inoltre, per la prima volta in occasione delle celebrazioni per la festa di San Francesco, nella mattinata del 4 ottobre saranno celebrate una messa in inglese e una in spagnolo nella chiesa inferiore della Basilica, rispettivamente alle ore 10 e alle ore 12, (diretta streaming sul canale YouTube @BasilicasanFrancescodAssisi e sulla pagina Facebook SAN FRANCESCO D’ASSISI). Sugli stessi canali, alle ore 9, una diretta a cura della comunità francescana del Sacro Convento offrirà approfondimenti, curiosità e dietro le quinte della festa in preparazione della celebrazione delle ore 10.

Anche quest’anno verrà data un’attenzione particolare ai devoti che non riusciranno a venire ad Assisi di persona. Tutti infatti potranno partecipare alla festa del Santo di Assisi andando sulla pagina web www.festadisanfrancesco.org per accendere una candela virtuale a San Francesco e inviare preghiere per sé e per i propri cari, che poi i frati deporranno davanti alla tomba del Santo il 4 ottobre.

Tra i doni della Regione Siciliana, che verranno presentati nei giorni delle celebrazioni, c’è la salvaguardia di due importanti opere d’arte con il finanziamento per il restauro del dipinto a olio su tela, con cornice lignea policroma, raffigurante “L’apparizione di San Giuseppe a San Bonaventura”, del XVIII secolo, conservato al Sacro Convento di San Francesco, e di un altro olio su tela raffigurante “La Madonna sui luoghi della Passione”, tra i secoli XVI-XVII, attribuito a Piergirolamo Crispolti, di pertinenza del Convento di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola probabilmente collocata nella Cappella della Deposizione della Basilica omonima.

LE DICHIARAZIONI

«Questa nostra visita rappresenterà un bel momento – ha dichiarato Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza Episcopale Siciliana -. Anche la parte civile della nostra Regione la sta sentendo molto e si sta preparando da tempo. Sicuramente è una bella occasione per manifestare il cattolicesimo in Italia, il valore che ha avuto e continua ad avere nella cultura italiana, e tutti noi vescovi siciliani ne siamo molto contenti.

L’altro aspetto bello è questo tocco francescano del cristianesimo che incarna tre concetti su cui vorremmo concentrarci: pace, fraternità e creato. Queste sono le tre parole che sottolineeremo con la nostra partecipazione, valori di cui vorremmo riappropriarci nella nostra vita quotidiana come Chiesa».

«L’olio prodotto della terra siciliana – ha dichiarato il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani – è frutto del lavoro appassionato della sua gente e collega la nostra amata terra a San Francesco. Questo atto, ricco di storia, è destinato a lasciare un segno profondo nella memoria collettiva della regione e dell’intera nazione, con l’impegno di costruire un futuro migliore, ispirato dai principi di giustizia e solidarietà che San Francesco ci ha insegnato. Il restauro dei due dipinti dimostra anche il nostro impegno nella tutela del patrimonio artistico e nella promozione dei valori universali di rispetto e collaborazione».

«La Festa di San Francesco – sottolinea Mons. Domenico Sorrentino, arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno -, nell’anno dell’ottavo centenario delle Stimmate, ci riporta al cuore del Vangelo: la croce. La croce come espressione dell’amore radicale quale è stato vissuto da Cristo sul Golgota: Francesco si immedesimò con Lui, ricevendone anche i segni della Passione nel corpo. Ricordarlo ci fa bene, ci aiuta a portare le inevitabili croci quotidiane ma soprattutto a diventare sempre più capaci di dare la nostra vita per i fratelli. È la sfida del Vangelo, da vivere e da annunciare».

«Le celebrazioni in onore della festa di San Francesco, Patrono d’Italia, sono tra gli appuntamenti più importanti e prestigiosi della nostra Città – ha affermato il Sindaco di Assisi Stefania Proietti -. Quest’anno sarà la Sicilia, e quindi il sindaco di Palermo, a donare l’olio sulla tomba di San Francesco. Una terra che sarà presente con una consistente rappresentanza per onorare il nostro Santo nell’anno dell’ottavo centenario delle stimmate, che guarda agli eventi del Giubileo e dell’anniversario del Cantico delle creature che cadranno nel 2025.

Le celebrazioni che ci accingiamo a vivere sono destinate a lasciare un segno nelle nostre esistenze e nell’umanità. Rivolgiamo un benvenuto ai nostri amici della Sicilia, ai primi cittadini e alle loro amministrazioni, sottolineando la vocazione di Assisi, una città messaggio e speciale nell’accoglienza, portatrice di valori universali come la fraternità, la pace e il dialogo».

«Con grande gioia ci apprestiamo a vivere la Solennità di San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, attraverso un ricco programma di celebrazioni ed eventi – sottolinea fra Massimo Travascio, OFM, Custode della Porziuncola –. L’attualità e la bellezza del messaggio del Poverello sostengono le speranze dell’uomo d’oggi. La partecipazione della Regione Sicilia si traduce in un segno di apertura universale, solidale e rispettosa, in armonia con la fraternità, autentica profezia per l’oggi. È fondamentale, sull’esempio di San Francesco, una scelta di “minorità”, schierandosi al fianco delle vittime delle ingiustizie derivanti dai diversi conflitti di cui siamo testimoni e sforzandosi di porre fine alla insensata guerra alla nostra casa comune. Possiamo ancora sentire in sottofondo l’eco delle parole di Francesco il quale, nel Cantico delle creature, invita ogni uomo di buona volontà al perdono: “Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore”. Tutto questo ci ricorda quanto sia importante ancora oggi venire in pellegrinaggio al luogo del Transito. Che il 2025, ottavo centenario del Cantico delle creature, possa essere un’occasione per riscoprire il valore della pace e della riconciliazione tra i popoli».

«La Sicilia è da sempre, e negli ultimi anni più che mai, terra di accoglienza – ha dichiarato fra Marco Moroni, OFMConv, Custode del Sacro Convento -: nonostante le difficoltà che ciò comporta, la popolazione e le istituzioni si sono contraddistinte per questa grande capacità – penso soprattutto agli immigrati, ma non solo – di fare spazio all’altro, allo straniero, al bisognoso, al visitatore, ecc. E come ho avuto di ricordare in più di un’occasione, è proprio questa storia di incontro e integrazione ad aver fatto della Sicilia una terra e una cultura di rara ricchezza e bellezza: dalla cucina all’arte, dalla religiosità alle tradizioni popolari, dalla lingua al temperamento, dall’economia al turismo. Mi piace pensare allora che nel nome e nello stile di san Francesco d’Assisi, uomo fraterno e accogliente per eccellenza, questa ospitalità viene ricambiata agli amici siciliani, così numerosi in questi giorni ad Assisi. Essi ci faranno dono, semplicemente con la loro presenza, di questa ricchezza creatasi in secoli di incontri: e questo scambio – ancora una volta – sarà arricchimento reciproco nella consapevolezza che i valori essenziali nella vita sono proprio le persone. Per di più, per chi condivide come noi la fede in Gesù nostro Signore, fatto uomo e risorto per la salvezza di tutti, aderire a Lui è inseparabile dall’accoglienza verso ogni uomo e ogni donna, riconosciuti come veri fratelli e sorelle. E l’accoglienza sincera e cordiale è via maestra e l’unico atelier di pace. A tutti voi, sorelle e fratelli di Sicilia, venuti a celebrare la festa del Patrono d’Italia, da parte della nostra comunità, il saluto che san Francesco amava rivolgere a ciascuno: “Il Signore ti dia pace!”».

La Fondazione Santuario della Spogliazione piange don Cesare Provenzi

Cerimonia funebre lunedì 30 settembre alle ore 10 presieduta da monsignor Domenico Sorrentino

È tornato alla Casa del Padre Don Cesare Roberto Provenzi, priore della Cattedrale di San Rufino di Assisi. Era nato a Martinengo, in provincia di Bergamo il 25 luglio del 1962. È stato ordinato sacerdote il 23 settembre del 1995. Nel 2004 è stato parroco della parrocchia Madonna delle Grazie e Santa Tecla in Palazzo, nel ‘98 segretario personale del vescovo monsignor Sergio Goretti e cerimoniere. È stato vicario foraneo del vicariato di Bastia Umbra dal 2002 al 2004, parroco della parrocchia di Torchiagina e San Gregorio e dall’ottobre del 2004 era parroco della Parrocchia di San Rufino. In cattedrale aveva preso anche in mano la vita del Museo diocesano e Cripta di San Rufino ridandogli grande slancio e valorizzazione. Sempre nel 2004 e fino ad oggi è stato vicario foraneo del vicariato di Assisi. Era Canonico della cattedrale di San Rufino e presidente della Fondazione San Rufino e Rinaldo dal 2003 al 2009. Dal 2018 è stato nominato dal vescovo Sorrentino vicario episcopale per l’Economia. Dal 2021, con l’unità pastorale era parroco di San Rufino, Vitale, Santa Maria di Lignano, Porziano e Costa di Trex. Era presidente della Fondazione diocesana di religione Assisi-Caritas e della Fondazione Assisi-Santuario della Spogliazione dal 2021 che si occupa della gestione del Santuario della Spogliazione. Molto amato in Assisi per la sua vicinanza ai giovani, alle iniziative cittadine in particolare al Calendimaggio.

Sarà possibile dare l’ultimo saluto a don Cesare già dal primo pomeriggio di venerdì 27 settembre nella Cappella del Santissimo Sacramento all’interno della cattedrale di San Rufino fino a lunedì mattina 30 settembre quando alle ore 10 il vescovo monsignor Domenico Sorrentino celebrerà le esequie funebri.

Venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 settembre alle ore 21 recita del santo rosario in Cattedrale in suffragio del caro don Cesare.

Il vescovo Sorrentino, unitamente al Consiglio episcopale, quello presbiterale, i diaconi, i religiosi, i parrocchiani e i collaboratori di Curia si stringono al dolore dei familiari.

EoF, l’appello del Pontefice ai giovani ricordando la Spogliazione di Francesco

“Siate testimoni, non abbiate paura, sperate senza stancarvi”

“Sono contento di sapere che avete dato vita, con il Vescovo di Assisi e gli altri promotori da me incaricati, alla “Fondazione The economy of Francesco”. Dai vostri ideali è nata un’istituzione. Essa è importante perché servirà a sostenere gli ideali; e voi ne sarete non solo beneficiari, ma protagonisti, assumendo i compiti a voi assegnati con entusiasmo e senso di disponibilità”. Lo ha detto Papa Francesco durante l’udienza con una nutrita delegazione della fondazione di Eof, istituita formalmente lunedì 23 settembre. All’incontro hanno partecipato i soci fondatori – il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, anche presidente della neonata fondazione, la presidente del Serafico Francesca Di Maolo e l’economista Luigino Bruni – e un gruppo di sostenitori, esperti e giovani di oltre trenta nazionalità, coinvolti nei diversi organi della Fondazione e che costituiscono l’assemblea di partecipazione, organo centrale dell’associazione, già al lavoro per determinare il piano di attività e gli obiettivi. (Continua dopo la foto)

“Ora – uno dei passaggi del discorso del Papa – comincia per voi una nuova fase. Bisogna che questa vostra bella realtà cresca, si rafforzi, arrivi a sempre più giovani, e porti i frutti tipici del Vangelo e del bene. Grazie a voi di tutto, di tutto quello che fate e che avete fatto, che è andato oltre le aspettative. Ho voluto puntare su di voi, perché i giovani hanno tutta la vita davanti, sono un ‘cammino’ vivente, e da un cammino possono nascere cose buone, stando attenti a prevenire quelle brutte. Il mondo dell’economia ha bisogno di un cambiamento. Non lo cambierete soltanto diventando ministri, o premi Nobel o grandi economisti – tutte cose belle –; lo cambierete soprattutto amandolo, alla luce di Dio, immettendo in esso i valori e la forza del bene, con lo spirito evangelico di Francesco d’Assisi: lui era figlio di un mercante, conosceva i pregi e i difetti di quel mondo! Amate l’economia, amate concretamente i lavoratori, i poveri, privilegiando le situazioni di maggiore sofferenza. Non è il grande e il potente che cambia in meglio il mondo: è l’amore il primo e più grande fattore di cambiamento. Un economista di vita santa, il beato Giuseppe Toniolo, ha scritto a tale proposito che chi salverà davvero la società, ‘non sarà un diplomatico, un dotto, un eroe, bensì un santo, anzi, una società di santi’. Per questo ho voluto incardinare tutto il movimento Economy of Francesco su San Francesco d’Assisi che, semplicemente spogliandosi di tutto per amore di Gesù e dei poveri, ha dato anche un impulso nuovo allo sviluppo dell’economia. Oggi vorrei lasciarvi tre parole: essere testimoni (per avvicinare altri giovani con i vostri ideali all’economia), non avere paura (portate avanti il sogno e osate nuove parole) e sperare senza stancarsi (non è facile proporre una nuova economia in uno scenario di nuove e antiche guerre, mentre prospera l’industria delle armi togliendo risorse ai poveri, ma ricordiamo quello che Gesù diceva ai discepoli: ‘Non abbiate paura’)”. (Continua dopo la foto)

Nell’atto costitutivo c’è scritto che la nuova Fondazione ha lo scopo di “Promuovere e organizzare iniziative e attività nell’ambito culturale e spirituale, della ricerca scientifica, della formazione interdisciplinare, della impresa e innovazione; favorire la coscienza e la responsabilità di una vita economica e imprenditoriale all’insegna dello sviluppo umano integrale; incoraggiare esperienze e percorsi culturali, accademici, editoriali, imprenditoriali”.

Nasce la Fondazione The Economy of Francesco

Costituito formalmente, l’ente si muoverà su tre principali aree di intervento: studio e ricerca, impresa e innovazione, formazione e cultura. Mercoledì 25 settembre l’incontro con Papa Francesco in Vaticano

“Promuovere e organizzare iniziative e attività nell’ambito culturale e spirituale, della ricerca scientifica, della formazione interdisciplinare, della impresa e innovazione; favorire la coscienza e la responsabilità di una vita economica e imprenditoriale all’insegna dello sviluppo umano integrale; incoraggiare esperienze e percorsi culturali, accademici, editoriali, imprenditoriali”. Sono questi gli scopi della nuova Fondazione “The Economy of Francesco” istituita formalmente nel pomeriggio del 23 settembre 2024.

La Fondazione, che risponde allo schema giuridico della fondazione di partecipazione, è costituita, su indirizzo e ispirazione del Santo Padre, dalla Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, dall’Associazione Internazionale per una Economia di Comunione, dall’Istituto Serafico per sordomuti e ciechi di Assisi.

Con una lettera del 5 dicembre 2023, papa Francesco ha affidato al vescovo di Assisi, Domenico Sorrentino, e ai membri del Comitato EoF, Luigino Bruni e Francesca Di Maolo, il compito di custodire il “processo avviato, andando a definire la nuova struttura organizzativa che farà da centro di coordinamento e di animazione di tutto ciò che Economy of Francesco sta già vivendo nelle imprese, nelle università, nel mondo”, con l’affiancamento del Dicastero per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale. Dopo alcuni mesi di lavoro, ascolto e discernimento, lunedì 23 l’atto costitutivo della Fondazione alla presenza dei tre fondatori che domani, mercoledì 25 settembre incontreranno papa Francesco. All’udienza parteciperanno, oltre ai fondatori, un gruppo di sostenitori, esperti e giovani di oltre trenta nazionalità, coinvolti nei diversi organi della Fondazione e che costituiscono l’assemblea di partecipazione, organo centrale della Fondazione, già a lavoro per determinare il piano di attività e gli obiettivi.

“Con la costituzione formale di The Economy of Francesco entriamo nel vivo di un cammino che non si mai fermato. Da oggi i giovani di EoF – spiega il vescovo di Assisi e presidente della Fondazione – diventano ufficialmente protagonisti di questo percorso che vuole entrare nelle Università, nelle imprese e nel mondo della cooperazione affinché la cultura economica dominante lasci il posto a un nuovo pensiero che abbia a cuore la persona, i suoi carismi, l’ambiente e il territorio, piuttosto che il mero profitto. Ormai è sotto gli occhi di tutti che la cura e il coinvolgimento attivo dei lavoratori e la custodia della casa comune sono elementi da cui neanche gli imprenditori possono prescindere. Il compito di EoF è proprio questo – aggiunge il presidente – far comprendere e diffondere un pensiero economico differente che racchiuda i valori di prossimità, circolarità, sussidiarietà, etica, fraternità ed equità”. Soddisfazione sul nuovo avvio è stata espressa anche dal vicepresidente della Fondazione, Luigino Bruni. “Siamo molto lieti di poter dare il nostro contributo concreto, e sussidiario, ai giovani che hanno risposto alla chiamata di Papa Francesco, e sostenere con i nostri ‘sogni’ di adulti le ‘visioni’ dei giovani” (profeta Gioele). A oltre 5 anni dal lancio di EoF, oggi c’è bisogno di una seconda generazione di giovani economisti che continuino la corsa verso una nuova economia, affiancandosi ai giovani che corrono già: la Fondazione è un aiuto concreto per questo”.

“Siamo onorati di essere stati chiamati a custodire il processo avviato dal Pontefice con ‘Economy of Francesco’ – ha detto il presidente dell’Istituto Serafico Di Maolo – ed è con emozione e speranza che oggi, con la nascita della Fondazione Eof, diamo il via a un nuovo cammino, una tappa fondamentale per costruire un’economia capace di mettere al centro la dignità umana, i più fragili e la cura del creato. Da promotori di questo progetto – ha aggiunto – ci impegneremo fin da subito a sostenere un’economia inclusiva, giusta e sostenibile, che sappia davvero accogliere e difendere la vita in ogni sua forma. La nascita di questa Fondazione è un segno di speranza per un cambiamento reale che, partendo dai più giovani, non escluda più nessuno e possa prendersi cura del creato e della salute di tutti”.

Era il 2019 quando papa Francesco chiamava i giovani economisti, imprenditori e change makers del mondo ad avviare un processo di cambiamento per ri-animare l’economia. Da allora, numerose sono state le iniziative che hanno contraddistinto il movimento di pensiero e prassi EoF, coinvolgendo migliaia di giovani di tutto il mondo impegnati a testimoniare e promuovere un’economia amica della terra, un’economia di pace, un’economia della vita. Centinaia le conferenze, decine di pubblicazioni, oltre 50 progetti di ricerca, 10 scuole estive in tutto il mondo, decine di startup, 12 villaggi tematici, circa 50 hub locali. Nel 2022 l’evento in presenza ad Assisi e il Patto con Papa Francesco. Alla luce degli ideali sanciti nel Patto, l’ente si muoverà su tre principali aree di intervento: studio e ricerca; impresa e innovazione; formazione e cultura.

Nel pomeriggio del 25 settembre alle 18.00 in programma il V EoF Global Gathering in diretta streaming sul canale youtube di EoF. Durante il tradizionale evento annuale di aggiornamento e condivisione, sarà anche possibile ascoltare le parole che Papa Francesco rivolgerà ai giovani.

Ancora un pellegrinaggio per la reliquia del giovane Millenial

Dopo l’Irlanda, nuova missione evangelica della reliquia del Beato Carlo Acutis: il frammento del pericardio, la membrana che proteggeva il suo cuore, è tornata nel Regno Unito: tante le chiese piene, i pastori e le persone che hanno partecipato ai vari momenti nella Diocesi di Shrewsbury. Nel weekend la reliquia è arrivata alla comunità indiana del rito syro-malabar, con protagonisti tanti giovani, famiglie e malati.

Le foto sulla pagina Facebook del Santuario

Francesco, Padre Pio, Carlo Acutis…quando la santità fiorisce

Nuova missione in Irlanda per la reliquia del Beato Carlo Acutis che sta andando molto bene, chiese piene, i pastori e le persone sono molto felici
Oggi a Portlaoise abbiamo anche “improvvisato” una visita in ospedale e in una clinica con malati di Alzheimer
In foto la messa con i ragazzi delle scuole

Intanto il nostro padre vescovo, monsignor Domenico Sorrentino, è stato intervistato da padre Pio TV

Un mese con Carlo Acutis (video)

Un mese con Carlo. Avviamo da oggi, in vista del 12 ottobre, memoria liturgica del Beato Carlo Acutis, la pubblicazione di una serie di testimonianze, racconti e immagini dal Santuario della Spogliazione dove riposa il giovane milanese riposa.
Cominciamo con il video che alcuni ragazzi di Assisi hanno inviato ai ragazzi della FOM – Fondazione Oratori Milanesi che, nel 2023, hanno donato una lampada sempre accesa sulla tomba del Beato

Clicca qui per vedere il video

“Promessa mantenuta”: Antonella Clerici in preghiera sulla tomba del beato Carlo | Foto

ASSISI – “Promessa mantenuta”. Con un breve video su Instagram, Antonella Clerici ha fatto sapere al suo milione di followers di essere arrivata in Umbria e ad Assisi giovedì 29 agosto per pregare – come anticipato in un’intervista a inizio mese – sulla tomba del Beato Carlo Acutis che sarà santificato il prossimo anno. La conduttrice di È sempre mezzogiorno e The Voice, programmi di punta della Rai, aveva avuto un delicato problema di salute, e ha trovato conforto nella fede e nella figura del giovane millennial milanese sepolto ad Assisi nella chiesa di Santa Maria Maggiore. (Continua dopo la foto)

Nel pomeriggio di venerdì la conduttrice ha visitato il Santuario della Spogliazione e oltre alla preghiera sulla tomba del giovane Beato millennial nella chiesa di Santa Maria Maggiore, si è soffermata nella sala della Spogliazione ed ha potuto avvicinarsi anche alla porta di Francesco dove il futuro Santo passò prima di spogliarsi di tutti i suoi beni. Ha inoltre parlato con il vescovo della Diocesi Assisi-Nocera-Gualdo e della Diocesi di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, che le ha raccontato di come questi luoghi siano fortemente legati alle figure di San Francesco d’Assisi – che qui ha composto anche gli ultimi versi del Cantico delle Creature – e di Carlo Acutis, promettendo di inviarle una copia del suo libro.

“Essere ad Assisi è un privilegio, me ne parlava sempre il mio amico Carlo Conti che qui conduce la serata benefica ‘Con il cuore’. Volevo essere qui anche perché sono devota a Carlo Acutis: non sono stata bene, ho pregato per lui e mi ha dato conforto e avevo una promessa. Ora sono venuta e ho trovato una grande bellezza e spiritualità: gli abitanti di Assisi tengono a San Francesco e alla loro terra è questo è un viaggio da fare”, spiega in un video rilanciato sui social francescani. (video) (Continua dopo la foto)

A inizio mese a Oggi la Clerici aveva rivelato che “Pochi giorni prima di aver saputo di avere un problema di salute, Carlo mi compariva ogni volta che aprivo il telefono per navigare, di continuo. Prima dell’intervento ho pregato lui (ad Acutis è dedicata una specifica preghiera, ndr) perché sono religiosa, anche se non frequento la Chiesa. Ebbene, dopo che tutto è andato per il meglio, Carlo è scomparso e se voglio rivedere il suo profilo, devo fare una ricerca. (…) A fine mese andrò due giorni ad Assisi a portare la mia preghiera a Carlo Acutis, il ragazzo di 15 anni beatificato nel 2020. Voglio ringraziarlo di persona”.

Prima della visita al Santuario della Spogliazione, venerdì mattina, la conduttrice, accompagnata dal custode, fra Marco Moroni, aveva visitato la basilica di San Francesco e il Sacro Convento; e ai francescani Antonella Clerici, ha affidato un breve video: “Essere ad Assisi è un privilegio – le sue parole – me ne parlava sempre il mio amico Carlo Conti che qui conduce la serata benefica ‘Con il cuore’. Volevo essere qui anche perché sono devota a Carlo Acutis: non sono stata bene, ho pregato per lui e mi ha dato conforto e avevo fatto una promessa. Ora sono venuta e ho trovato una grande bellezza e spiritualità: gli abitanti di Assisi tengono a San Francesco e alla loro terra è questo è un viaggio da fare”. (Clicca qui per vedere tutte le foto)