Author: Redazione Santuario

Monsignor Sorrentino: “Troviamoci insieme come 37 anni fa per pregare per la pace”

Appello del vescovo per il momento del 27 ottobre; il 26 iniziativa per le scuole e sabato dialogo con Bruck, Impagliazzo, padre Fortunato, Damosso, Moussalem e Abdel Qader

ASSISI – “Vi aspetto tutti, fedeli e cittadini di tutte e due le diocesi, amici esponenti di altre religioni, per pregare insieme per la pace. Ce lo chiede Papa Francesco. Lo faremo giovedì, 27 ottobre, in occasione del 37esimo anniversario dello Spirito di Assisi che ricorda lo storico incontro interreligioso del 1986, voluto da San Giovanni Paolo II”. Oggi come allora il mondo ha bisogno di pace, la Terra Santa è dilaniata e qui dalla città di San Francesco invochiamo Dio perché prevalga sulle armi la via del dialogo, quale unico strumento per porre fine alle tante guerre che si combattono nel mondo”. A lanciare l’appello il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino. “Ci ritroveremo nel Refettorietto della Porziuncola per la comune preghiera, collegandoci all’iniziativa del Santo Padre in San Pietro. Sarei davvero felice se insieme a me, ai membri della Commissione Spirito di Assisi e ai religiosi e religiose che tradizionalmente partecipano all’incontro, ci fossero amministratori, persone della società civile, giovani, famiglie con bambini che sentono il desiderio di pregare, ciascuno secondo la propria fede e la propria coscienza, per la pace. Sarebbe un bel segno di speranza per l’umanità da una terra che ha fatto dell’accoglienza, della fraternità e della pace, una stile conosciuto nel mondo come “spirito di Assisi”. Oltre alla preghiera del 27 il programma di quest’anno prevede diversi momenti al via già da giovedì 26 ottobre alle ore 10 al Santuario della Spogliazione di Assisi dove si svolgerà un incontro di approfondimento per le scuole per far conoscere ai più giovani lo Spirito di Assisi e cosa accadde qui in Assisi 37 anni fa. Nel pomeriggio del 27 ottobre alle ore 16,30 appuntamento, come detto, nel Refettorietto della Porziuncola a Santa Maria degli Angeli dove ci sarà la preghiera interreligiosa per la pace con le rappresentanti di diverse religioni e il collegamento con piazza San Pietro e la preghiera del Santo Padre. Sabato 28 ottobre a partire dalle ore 16,30 nella sala della Conciliazione si svolgerà un seminario dal titolo: “Possono le religioni fermare la guerra?” al quale prenderanno parte il vescovo Sorrentino, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, don Tonio Dell’Olio, Piero Damosso, giornalista Tg1 e autore del libro ‘Può la Chiesa fermare la guerra?”, il francescano padre Enzo Fortunato, Rita Moussalem, responsabile per il Dialogo interreligioso Movimento dei focolari e Maymouna Abdel Qader, portavoce Dialogo interreligioso del Centro Islamico Culturale di Perugia. Saranno in collegamento Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio ed Edith Bruck, la scrittrice di origini ungheresi sopravvissuta alla Shoah. Verrà poi trasmessa la testimonianza di Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma. Domenica 29 ottobre alle ore 12 nella Basilica superiore di San Francesco si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Sorrentino.

Spirito di Assisi, il 27 ottobre in preghiera con Papa Francesco

Il 27 ottobre ricorre il 37esimo anniversario dello Spirito di Assisi che ricorda lo storico incontro interreligioso di preghiera per la pace del 1986, voluto da San Giovanni Paolo II. Una ricorrenza che cade nella giornata di preghiera e digiuno, aperta anche ad esponenti delle altre confessioni cristiane e di altre fedi, annunciata da Papa Francesco. “In un clima drammatico di odio, inimicizie e di violenze – sottolinea don Tonio Dell’Olio, presidente della commissione Spirito di Assisi – solo il filo tenue della spiritualità e della preghiera può tentare di tenere a galla la fraternità. Per questo restiamo ancora più fedeli allo spirito di Assisi il cui processo è stato iniziato 37 anni fa. A noi la consegna di proseguire in piena sintonia con Papa Francesco e con i capi religiosi di ogni parte del mondo”. Ricco il programma di quest’anno, che si caratterizza per diversi momenti al via da giovedì 26 ottobre alle ore 10 al Santuario della Spogliazione di Assisi dove si svolgerà un incontro di approfondimento per le scuole per far conoscere ai più giovani lo Spirito di Assisi e cosa accadde qui in Assisi 37 anni fa. Nel pomeriggio del 27 ottobre alle ore 16,30 appuntamento nel Refettorietto della Porziuncola a Santa Maria degli Angeli con la preghiera interreligiosa per la pace con le rappresentanti di diverse religioni e il collegamento con piazza San Pietro per la preghiera del Santo Padre. Sabato 28 ottobre a partire dalle ore 16,30 nella sala della Conciliazione del Comune di Assisi si svolgerà un seminario dal titolo: “Possono le religioni fermare la guerra?” al quale prenderanno parte il vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, don Tonio Dell’Olio, Piero Damosso, giornalista Tg1 e autore del libro “Può la Chiesa fermare la guerra?”, il francescano padre Enzo Fortunato e Rita Moussalem, responsabile per il Dialogo interreligioso Movimento dei focolari. Sarà in collegamento Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio e verrà trasmessa la testimonianza di Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma. Domenica 29 ottobre alle ore 12, nella Basilica superiore di San Francesco, si terrà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Sorrentino.

Carlo Acutis, monsignor Sorrentino: “Il Beato e Francesco, squadra eccezionale per riportare tutti a Gesù”

Circa 8 mila presenze in quattro giorni per la festa del giovane milanese

ASSISI – “Carlo, come Francesco, seppur in modo differente, si è spogliato di sé e si è riempito di Gesù. Francesco e Carlo insieme stanno facendo un grande lavoro, sono una squadra davvero eccezionale, per riportare tanti, specialmente i giovani, a Gesù”. Questo uno dei passaggi dell’omelia del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, in occasione della santa messa della memoria liturgica del Beato Carlo Acutis, celebrata ad Assisi nella chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione nel pomeriggio del 12 ottobre.

Si è chiusa così una partecipata quattro giorni che ha visto circa 8 mila presenze, con visitatori da tutto il mondo, in particolare americani, tedeschi, indiani, moltissimi italiani che sono venuti proprio per pregare sulla tomba del giovane Beato, sepolto all’interno della chiesa. “La spogliazione – ha detto ancora monsignor Sorrentino – non implica il rigetto delle cose belle che sono dono di Dio, ma il loro uso secondo il cuore di Dio. Significa portare tutte le cose all’offerta eucaristica: il pane e il vino che portiamo all’altare e diventano corpo e sangue del Signore rappresentano, in qualche modo, tutto il nostro mondo, anche quello materiale. Diventano l’Amen di Gesù nel quale si raccoglie tutto il nostro Amen. Carlo, con la sua semplicità di vita, con il suo modo di usare le cose, è un cantore di bellezza. Il suo Cantico fu la sua stessa vita. Cantò la bontà di Dio nella bellezza del mondo. E in questo modo – ha continuato – si spogliò di quella tendenza che tutti abbiamo, la tendenza a mettere il nostro io come misura di tutte le cose e al centro di tutte le cose,dimenticando che esse sono un dono, da accogliere con gratitudine e condividere con amore”.

Le celebrazioni per il terzo anniversario della beatificazione di Carlo Acutis e per la sua memoria liturgica si sono aperte il 9 ottobre con la santa messa del pomeriggio, presieduta dall’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, mons. Ivan Maffeis. Il giorno successivo, 10 ottobre, è stato padre Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento a celebrare la santa messa. A sera nella sala della Spogliazione si è svolto il seminario dal titolo: “Abitare con sapienza il web”, rivolto a genitori, educatori e catechisti. A spiegare come utilizzare il web in maniera sicura e come insegnarlo ai giovani, sono intervenuti Diego Buratta, formatore della Fondazione Carolina e Michela Sambuchi, vice questore e dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica Polizia postale e delle comunicazioni Umbria. Il seminario, moderato dal direttore dell’Ufficio comunicazioni della diocesi, Marina Rosati, ha messo in luce come gli eccessi di internet siano particolarmente diffusi negli adulti. Per questo i due relatori hanno invitato i presenti, soprattutto genitori, catechisti ed educatori, a stabilire delle regole e a porre dei limiti agli eccessi della rete. L’11 ottobre la santa messa delle 18 è stata invece celebrata da padre Massimo Travascio, custode della Porziuncola, e in serata alle ore 21 c’è stato un momento di preghiera e adorazione eucaristica. È possibile ritrovare lo streaming degli eventi sui siti internet del Santuario della Spogliazione, della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e sui rispettivi canali social. Clicca qui per la fotogallery integrale

Beato Carlo Acutis, Padre Massimo Travascio : “Il giovane Beato ha fatto del suo essere unito a Gesù un programma di vita”

ASSISI – “Il Beato Carlo ha fatto del suo essere unito a Gesù il suo programma di vita desiderando una relazione bella, profonda, intima. Tutti abbiamo bisogno di recuperare la profondità della relazione con il Padre, abbiamo necessità che il nostro sguardo sia rinnovato”.

Lo ha detto padre Massimo Travascio, custode della Porziuncola, in uno dei passaggi dell’omelia della santa messa celebrata nel pomeriggio di mercoledì 11 ottobre nella chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione in occasione delle celebrazioni in programma per ricordare e venerare il Beato Carlo Acutis in vista della sua memoria liturgica. (Continua dopo la foto)

“Stiamo andando verso il mese di novembre in cui si festeggiano i Santi – ha aggiunto – persone che hanno fatto spazio all’opera dello Spirito Santo lasciandosi plasmare e trasformare. Questo è possibile soltanto concedendo tempo e spazio al Signore per recuperare quella profondità che forse oggi manca un po’ a tutti. Penso sia già un desiderio bello sentire nel cuore questa nostalgia di una relazione più profonda e anche più vera. Siamo nel Santuario della Spogliazione, ed è come se sentissimo la necessità di spogliarci di noi stessi e di rivestirci di qualcun altro, di rivestirci dell’Altro con la A maiuscola. Abbiamo bisogno di recuperare la nostra essenza, il senso vero della nostra vita, sapendo che è possibile scoprirlo soltanto nella relazione con l’Altro per eccellenza”.

In serata in tanti hanno partecipato ad un momento di preghiera con l’adorazione eucaristica. Clicca qui per la gallery integrale

Beato Carlo Acutis, padre Giulio Cesareo: “È bello che il giovane beato ci conduca all’Eucaristia”

“Il Beato Carlo tra le tante cose ha una grande devozione per l’Eucaristia. L’Eucaristia noi possiamo pensarla come un Sacramento da adorare. Spesso pensiamo che l’Eucaristia è una presenza del Signore di fronte alla quale bisogna semplicemente piegare le ginocchia e invece è molto di più di questo perché l’Eucaristia è la Chiesa, è il Sacramento della Chiesa, è il luogo d’incontro vero tra il Signore e il suo popolo, il suo corpo”.

Lo ha detto padre Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento di Assisi, in uno dei passaggi dell’omelia della santa messa celebrata nella chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione, martedì 10 ottobre pomeriggio, in occasione del terzo anniversario della beatificazione di Carlo Acutis.

“Nell’Eucaristia – ha aggiunto – noi stiamo insieme al Signore ed è bello che il Beato Carlo inviti tanto a venerare l’Eucaristia, non pensando che lì c’è Gesù e io sono qui. Nell’Eucaristia scopro che lui di noi ha fatto una cosa sola con sé, perché noi siamo il suo corpo, la sua Chiesa”.

In serata in tanti hanno partecipato al seminario dal titolo: “Abitare con sapienza il web che si è tenuto nella Sala della Spogliazione del Vescovado di Assisi. Sono intervenuti Diego Buratta, formatore della Fondazione Carolina e di Michela Sambuchi, vice questore e dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica Polizia postale e delle comunicazioni Umbria. L’incontro è stato moderato dalla giornalista Marina Rosati. (Fotogallery sul sito della diocesi)

Beato Carlo Acutis, Monsignor Maffeis: “Questo giovane ci ha rivelato la sorgente dell’amore a Dio e ai fratelli”

“La giovane età non ha impedito a Carlo Acutis di interpetrare la propria vita con ben altro sguardo. La felicità diceva è lo sguardo rivolto verso Dio. La tristezza, continua Carlo, è lo sguardo rivolto verso se stessi e ancora, la santificazione non è un processo di aggiunta, ma di sottrazione, di spogliazione, ci ricorda questa Chiesa. Meno Dio per lasciare spazio a Dio e ancora quel suo ‘Non io, ma Dio’”.

Lo ha detto vescovo di Perugia-Città della Pieve, monsignor Ivan Maffeis, in uno dei passaggi dell’omelia della santa messa celebrata nel pomeriggio di lunedì 9 ottobre nella chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione in occasione delle celebrazioni in programma per icordare e venerare il Beato Carlo Acutis in vista del terzo anniversario della beatificazione di Carlo Acutis e della sua memoria liturgica.

“Ci dice ancora Carlo – ha aggiunto monsignor Maffeis – ciò che veramente ci renderà belli agli occhi di Dio sarà solo il modo in cui lo avremo amato e come avremo amato i nostri fratelli. E questo giovane Beato ci ha rivelato anche la sorgente di questo amore, di questo amore a Dio, di questa relazione con lui e di questa relazione, di questo amore per i fratelli nella preghiera, nella partecipazione, pressoché quotidiana, all’Eucaristia, nella confessione frequente. Essere sempre uniti a Gesù. Ecco il mio programma di vita”. Clicca qui per le fotogallery

Al Santuario della Spogliazione 80 giovani dell’Hub Italia di The Economy of Francesco | Foto

Si è chiusa domenica la tre giorno al Santuario della Spogliazione con l’Hub Italia di The Economy of Francesco al quale hanno partecipato circa 80 referenti regionali del movimento di giovani voluto dal Papa per cambiare l’economia.

Una tre giorni ricca di confronti, all’insegna delle relazioni e della formazione, in cui sono state approfondite tematiche economiche e sociali attraverso sessioni ad hoc pensate per facilitare scambi di idee e condivisione.

Nel pomeriggio di venerdì 6 ottobre, i partecipanti hanno seguito insieme lo streaming del IV evento “EoF Global Gathering” in diretta dal Serafico, che si è chiuso con il messaggio di Papa Francesco.

A seguire sono state svolte delle sessioni di networking e approfondimento per far conoscere progetti e idee già in atto o in fase di elaborazione nel territorio nazionale. Inoltre, riconoscendo l’importanza della formazione, molta attenzione è stata dedicata alle sessioni di training che, in modo dinamico ed interattivo, hanno permesso ai professionisti presenti di approfondire tematiche legate all’imprenditorialità ed all’economia civile come, ad esempio, le Società Benefit.

A dar rilevanza a questi temi saranno proprio i partecipanti di EoF attraverso uno scambio formativo reciproco in grado di valorizzare le competenze tecniche e professionali di cui EoF Italia è ricco, preservando il focus alla vocazione di una economica ed una impresa umana.

L’aspetto formativo economico ha avuto anche un taglio più artistico e spirituale, attraverso l’analisi dei dipinti di Giotto, presso la Basilica Superiore di Assisi, rappresentanti la vita di San Francesco. Non è mancata una visita alla Porta di Francesco e un intervento del vescovo Domenico Sorrentino che ha raccontato ai ragazzi la spogliazione di Francesco. Al termine il dono di una maglia e la foto di gruppo di rito.

I tre giorni verranno alla fine colmati da un approfondimento da parte di Antonio Caschetto, coordinatore italiano dei Circoli Laudato Si’, della nuova Esortazione Apostolica Laudate Deum che è stata presentata dal Santo Padre proprio due giorni prima dell’inizio dell’evento dell’HUB Italia.

Carlo Acutis: Assisi, dal 9 al 12 ottobre le celebrazioni per il terzo anniversario della beatificazione

Quattro giorni in occasione della memoria liturgica del giovane e del terzo anniversario della beatificazione

ASSISI – Tutto pronto per il terzo anniversario della beatificazione di Carlo Acutis e della sua memoria liturgica. La Fondazione Santuario della Spogliazione ha predisposto un programma, dal 9 al 12 ottobre, con diversi momenti e celebrazioni per ricordare e venerare il giovane Beato, sepolto nella chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione. “È un tempo di grazia: ogni giorno famiglie, gruppi di giovani, pellegrini da tutto il mondo – spiega il rettore del Santuario, padre Marco Gaballo – vengono qui attirati anzitutto dal beato Carlo, un giovane che riesce ad infondere coraggio ed entusiasmo non solo a chi è confuso o bloccato, ma anche a chi semplicemente ha bisogno di nuova forza e vigore per riprendere la vita con slancio e fiducia”.

Per quanto riguarda il programma si comincia il 9 ottobre con la santa messa alle ore 18, presieduta dal vescovo di Perugia-Città della Pieve, monsignor Ivan Maffeis. Il giorno successivo, 10 ottobre sarà padre Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento a celebrare la santa messa delle ore 18. In serata, alle ore 21, è previsto un seminario dal titolo: “Abitare con sapienza il web”, rivolto soprattutto a genitori, educatori e catechisti con le relazioni di Diego Buratta, formatore della Fondazione Carolina e di Michela Sambuchi, vice questore e dirigente del Centro operativo per la sicurezza cibernetica Polizia postale e delle comunicazioni Umbria; modera la giornalista Marina Rosati. L’11 ottobre la santa messa delle ore 18 sarà celebrata da padre Massimo Travascio, custode della Porziuncola e in serata alle ore 21 ci sarà l’adorazione eucaristica. Il 12 ottobre, giorno della Memoria liturgica del Beato Carlo Acutis, il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino presiederà la solenne celebrazione eucaristica delle ore 18. Ogni giorno è previsto il rosario animato alle ore 17,30. Gli eventi saranno trasmessi sui siti internet del Santuario della Spogliazione e della diocesi di Assisi e sui rispettivi canali social. Il programma

Ad Assisi il global gathering di Economy of Francesco con il messaggio del Papa

Economia del cammino ed economia della terra, il ruolo della donna, l’importanza di prendersi cura della casa comune, poveri e periferie al centro, alcuni temi del messaggio del Santo Padre

“Vi chiedo di rimanere attivamente uniti, costruendo su temi operativi veri e propri ponti fra i continenti, che portino definitivamente fuori l’umanità dall’era coloniale e delle diseguaglianze. Date volti, contenuto e progetti a una fraternità universale. Siate pionieri dall’interno della vita economica e imprenditoriale di uno sviluppo umano integrale. Mi fido di voi, e, non dimenticatelo mai: vi voglio molto bene”. È la parte finale del messaggio inviato dal Papa ai giovani di The Economy of Francesco, che si sono ritrovati per il Global Gathering in streaming dall’Istituto Serafico di Assisi.
Nel suo messaggio, letto da cinque giovani in cinque lingue diverse, in rappresentanza delle centinaia di partecipanti collegati, Papa Francesco invita a “lavorare a un’economia integrale” che si faccia “con i poveri e per i poveri: l’economia che uccide, che esclude, che inquina, che produce guerra, non è economia: altri – scrive il Pontefice – la chiamano economia, ma è solo un vuoto, un’assenza, è una malattia, una perversione dell’economia stessa e della sua vocazione. (…) Vorrei proporvi un’idea che mi sta molto a cuore, legata a quanto vi ho appena detto sulle tensioni interne all’economia: l’economia della terra e l’economia del cammino”.

Per quanto riguarda l’economia della terra, per Francesco “viene dal primo significato della parola economia, quello di cura della casa. La casa non è solo il luogo fisico dove viviamo, ma è la nostra comunità, le nostre relazioni, sono le città che abitiamo, le nostre radici. Per estensione, la casa è il mondo intero, l’unico che abbiamo, affidato a tutti noi. (…) Fare economia significa prenderci cura della casa comune, e questo non sarà possibile se non avremo occhi allenati a vedere il mondo a partire dalle periferie: lo sguardo degli esclusi, degli ultimi. Finora lo sguardo sulla casa che si è imposto è stato quello degli uomini, dei maschi, in genere occidentali e del nord del mondo. Abbiamo lasciato fuori per secoli – tra gli altri – lo sguardo delle donne: se fossero stati presenti, ci avrebbero fatto vedere meno merci e più relazioni, meno denaro e più redistribuzione, più attenzione a chi ha e a chi non ha, più realtà e meno astrazioni, più corpo e meno chiacchiere”. Quanto al cammino, Il Santo Padre ricorda che “Quando Francesco d’Assisi, a noi tanto caro, iniziò la sua rivoluzione, anche economica, in nome del solo vangelo, tornò mendicante, errante: si mise a camminare lasciando la casa di suo padre Bernardone. Quale via, allora, per chi vuole rinnovare dalle radici l’economia? Il cammino dei pellegrini è da sempre rischioso, intessuto di fiducia e di vulnerabilità (…) Cari giovani – l’invito del Papa – non abbiate paura delle tensioni e dei conflitti, cercate di abitarli e di umanizzarli, ogni giorno. Vi affido il compito di custodire la casa comune ed avere il coraggio del cammino”. Nel corso dell’evento il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno e presidente del Comitato di EoF, monsignor Domenico Sorrentino, ha portato il suo saluto ai giovani sottolineando che l’economia di Francesco è “l’economia di un mondo in cui ci riconosciamo fratelli e sorelle, fratelli e sorelle persino con la natura come indica il Cantico di frate Sole, e viviamo tirando tutte le conseguenze, anche economiche, di questa verità? Se riflettiamo bene, si tratta di una verità implicita nella stessa parola economia: oikos – nomos. Oikos è la casa, ma anche la famiglia, e dunque il luogo della fraternità. L’economia è la fraternità applicata alla gestione della ricchezza”. Il coordinatore scientifico di EoF, Lugino Bruni, ha spiegato invece il titolo di questo IV evento globale dal titolo: “La 25esima ora”, sottolineando che l’ora in più, la 25esima, è speranza, “perché, quando nella Bibbia alla terra è donata una nuova speranza, il segno è l’Emmanuel, un bambino, un giovane. Lo aveva detto Papa Francesco nel suo messaggio a EoF nell’ottobre del 2021: ‘Voi siete l’ultima generazione che ci può salvare, non esagero’. Oggi ad Assisi si celebrano la responsabilità e la gioia di questa ora donata. È l’ora della gratuità, l’ora che poteva non esserci e che invece c’è”. A sottolineare invece la necessità di non lasciare indietro nessuno ci ha pensato la presidente dell’Istituto Serafico e membro del Comitato, Francesca Di Maolo. “Dalla parte dei fragili si maturano nuove visioni capaci di dare slancio a un rinnovamento reale della società e dell’economia. L’economia, come sottolineato dal Pontefice, si articola nella teoria degli opposti e può essere dicotomica: ‘buona’ o ‘cattiva’. Ecco perché proprio da qui, dal Serafico, vogliamo lanciare un appello alla ‘generazione EoF’, auspicando che l’economia del futuro sappia essere Madre, e non Matrigna, materna nei confronti di tutti i suoi figli, specialmente dei più fragili. Un’economia materna, infatti, è chiamata a nutrire la vita, a coltivarla e a farla fiorire senza creare disuguaglianze e senza guardare solo al profitto; un’economia materna – ha aggiunto – ha a cuore ogni vita nonostante la fragilità. Solo così, percorrendo quella che Papa Francesco ha definito l’’economia del cammino’, sarà possibile assicurare uno sviluppo per tutti gli uomini della terra, riprogettando un mondo giusto, equo e senza più esclusi, in cui tutti possano vivere una vita piena”. Nel corso del “Global Gathering”, durato circa tre ore e animato dai giovani con contributi provenienti da tutte le parti del mondo, sono stati presentati anche due progetti, uno di alfabetizzazione digitale e di imprenditoria per i migranti realizzato da accademici cileni ed uno per dare alle popolazioni indigene delle Filippine l’accesso all’acqua potabile e non inquinata.

The Economy Of Francesco, italiani in presenza al Santuario della Spogliazione

Tre giorni di formazione fino a sabato per gli imprenditori, economisti e change-makers di Eof Italy. Il 6 ottobre in diretta dall’Istituto Serafico l’evento globale con il messaggio del Papa

Tutto pronto per l’evento globale di The Economy of Francesco, in diretta domani, 6 ottobre, dall’Istituto Serafico di Assisi e per l’hub HUB Italia di EoF in programma dal 6 all’8 ottobre in presenza al Santuario della Spogliazione. I referenti regionali del movimento di giovani voluto dal Papa per cambiare l’economia hanno organizzato questa tre giorni ricca di confronti, all’insegna delle relazioni e della formazione. Più di 80 partecipanti di The Economy of Francesco (EoF) in Italia si ritroveranno per approfondire tematiche economiche e sociali attraverso sessioni ad hoc pensate per facilitare scambi di idee e condivisione. Per l’inizio dei lavori, nel pomeriggio di venerdì 6 ottobre, i partecipanti seguiranno insieme lo streaming del IV evento “EoF Global Gathering” in diretta dal Serafico. “Tale momento – dicono gli organizzatori – è importante per mantenere salda la relazione ed il confronto con i livelli internazionali del movimento, che ne arricchiscono la visione e la possibilità di azione. Infatti, il dialogo con contesti ed esperienze provenienti da tutto il mondo permette ad EoF Italia di tradurre efficacemente anche sul suolo nazionale i progetti avviati all’estero”. A seguire verranno svolte delle sessioni di networking e approfondimento per far conoscere progetti e idee già in atto o in fase di elaborazione nel territorio nazionale. Inoltre, riconoscendo l’importanza della formazione, molta attenzione sarà dedicata alle sessioni di training che, in modo dinamico ed interattivo, permetteranno ai professionisti presenti di approfondire tematiche legate all’imprenditorialità ed all’economia civile come, ad esempio, le Società Benefit. A dar rilevanza a questi temi saranno proprio i partecipanti di EoF attraverso uno scambio formativo reciproco in grado di valorizzare le competenze tecniche e professionali di cui EoF Italia è ricco, preservando il focus alla vocazione di una economica ed una impresa umana. L’aspetto formativo economico avrà anche un taglio più artistico e spirituale, attraverso l’analisi dei dipinti di Giotto, presso la Basilica Superiore di Assisi, rappresentanti la vita di San Francesco. I tre giorni verranno alla fine colmati da un approfondimento da parte di Antonio Caschetto, coordinatore italiano dei Circoli Laudato Si’, della nuova Esortazione Apostolica Laudate Deum che è stata presentata dal Santo Padre proprio due giorni prima dell’inizio dell’evento dell’HUB Italia.