Accoglienza e visita del vescovo di Aosta, monsignor Franco Lovignana, accompagnato dal vicario generale, da alcuni sacerdoti e da circa duecento pellegrini della diocesi valdostana, al Santuario della Spogliazione, luogo in cui Francesco non solo ha rinunciato a tutto per conformarsi a Cristo, ma dove il Poverello passò almeno due mesi prima di andare a morire alla Porziuncola. Un momento particolarmente significativo, in occasione del transito di San Francesco, per la regione che quest’anno offre l’olio per la lampada che arde sulla tomba del Santo assisano, la Valle d’Aosta. A dare il benvenuto e accogliere la nutrita delegazione valdostana, il vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino che ha fatto rivivere ai presenti, attraverso la lettura delle fonti francescane che ne parlano, i tre momenti salienti di Francesco. “Pochi sanno che quando Francesco ebbe la sua conversione il vescovo fu il suo consigliere; Francesco veniva qui e dialogava con il vescovo Guido. Oggi è importante che abbiamo cominciato da qui: alla fine della sua vita, prima di scendere alla Porziuncola a morire, Francesco stette qui circa due mesi. Questo è un luogo importante della sua vita – ha detto monsignor Sorrentino – ; qui in questo luogo Francesco si è preparato a morire e ora noi attraversiamo questa porta in cui lui, venti anni prima, era entrato decidendo di far morire l’uomo del peccato”. Al termine della visita monsignor Lovignana ha ringraziato per “questo momento che abbiamo vissuto e che ci restituisce Francesco nella sua dimensione ecclesiale, nella sua ricerca di Dio. Francesco ha saputo fare riferimento alla figura di chi poteva aiutarlo, alla figura del vescovo. Il vescovo è il pastore della Chiesa locale, siamo noi a fare la Chiesa, ma nessuno deve pensare alla sua relazione con Dio come a qualcosa di personale ma a qualcosa di inserito nella Chiesa”. Per vedere tutte le foto e i video clicca qui
Author: Redazione Santuario
Reliquia del Beato Carlo Acutis, conclusa la missione del vescovo Sorrentino in Irlanda
Si è conclusa lunedì 18 settembre la missione in Irlanda con una reliquia del Beato Carlo Acutis, del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino e di monsignor Anthony Figueiredo, responsabile delle Relazioni Internazionali della Diocesi.
La reliquia del Beato Acutis, un frammento del pericardio, la membrana che circondava e che ha protetto il suo cuore, è arrivata nel Regno Unito mercoledì 13 settembre. Giovedì la reliquia è stata venerata nella cattedrale di Derry dove si è tenuta la santa messa concelebrata dal vescovo Sorrentino.
Nella giornata di sabato 15 settembre il vescovo e monsignor Anthony Figueiredo hanno raggiunto il santuario di Knock nell’arcidiocesi di Tuam dove il vescovo ha concelebrato la santa messa. È seguita la conferenza eucaristica “Abide” nella chiesa di Sant’Ann nella diocesi di Elphine.
Infine domenica la reliquia del giovane Beato ha raggiunto la cattedrale di Dromore.
Prosegue la missione del vescovo in Irlanda con la reliquia del Beato Acutis
Dopo varie tappe e intensi momenti prosegue, nella città di Tuam, la missione in Irlanda che ha visto il vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, fortemente impegnato in celebrazioni, conferenze e momenti di intensa preghiera con i vescovi e i parroci locali e le loro comunità. Nella giornata di sabato 15 settembre infatti il vescovo e monsignor Anthony Figueiredo hanno raggiunto il santuario di Knock nell’arcidiocesi di Tuam dove hanno concelebrato la santa messa. Tanti giovani, adulti e famiglie con bambini piccoli e ragazzi hanno venerato la reliquia del Beato Carlo Acutis con dei momenti straordinari di grande spiritualità. Il vescovo ha poi raggiunto la chiesa di Sant’Ann nella diocesi di Elphine, per la conferenza eucaristica “Abide”. Clicca qui per le foto
La reliquia del Beato Carlo Acutis, primo giorno nella cattedrale di Derry | Foto
IRLANDA – È iniziata mercoledì 13 settembre la missione in Irlanda del vescovo monsignor Domenico Sorrentino e di monsignor Anthony Figueiredo, responsabile delle Relazioni internazionali. (Continua dopo la foto)
La reliquia del Beato Carlo Acutis, un frammento del pericardio, la membrana che circondava e che ha protetto il suo cuore, è arrivata nel Regno Unito e giovedì 14 settembre è stata venerata nella Cattedrale di Derry dove si è tenuta la santa messa concelebrata dal vescovo Sorrentino. (Continua dopo la foto)
A seguire la reliquia arriverà nella Cattedrale di Dromore (17 settembre) e nel santuario di Knock nell’arcidiocesi di Tuam (15 settembre) e alla chiesa di Sant’Ann nella diocesi di Elphine, per la conferenza eucaristica “Abide”. (Continua dopo la foto)
Per tutte le foto del primo giorno della missione è possibile visitare il sito della diocesi.
Una reliquia del Beato Carlo Acutis in IrlandaCerimonie e incontri dal 13 al 18 settembre guidati dal vescovo di Assisi
ASSISI – “Siamo felici che una reliquia del beato Carlo Acutis possa raggiungere l’Irlanda perché siamo convinti, viste le precedenti esperienze, la devozione verso questo giovane, vissuto nel solco del Vangelo, possa essere d’esempio e di aiuto alla Chiesa e a tanti ragazzi che sono alla ricerca di punti di riferimento per cogliere la bellezza della fede”. A dirlo è il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino in vista della missione in Irlanda con una reliquia del Beato Carlo Acutis, in programma dal 13 al 18 settembre nella Cattedrale di Derry (14 settembre) e nella Cattedrale di Dromore (17 settembre) e nel santuario di Knock nell’arcidiocesi di Tuam (15 settembre) e alla chiesa di Sant’Ann nella diocesi di Elphine, per la conferenza eucaristica “Abide”. Ad accompagnare il frammento del pericardio, la membrana che ha protetto il suo cuore, ci sarà, oltre a monsignor Sorrentino, anche monsignor Anthony Figueiredo, responsabile delle Relazioni Internazionali.
Il Beato Carlo Acutis, il giovane morto di leucemia ad appena 15 anni nel 2006, aveva incentrato la sua vita proprio sull’Eucaristia per crescere nel suo rapporto con Gesù: “Quanto più riceviamo l’Eucaristia”, diceva, “più diventeremo come Gesù”. Carlo cercava di partecipare tutti i giorni alla Messa e di trascorrere del tempo in Adorazione, credendo che “quando ci troviamo davanti a Gesù nell’Eucaristia, diventiamo santi”. La reliquia del Beato Carlo Acutis è già stata venerata lo scorso giugno in Irlanda, nella diocesi di Armagh e nella diocesi di Down e Connor; ad agosto centinaia di giovani hanno venerato la reliquia alla GMG di Lisbona, di cui il Beato Carlo era uno dei patroni.
Duecento fedeli e l’arcivescovo Delpini in pellegrinaggio ad Assisi e sulla tomba del Beato Acutis | Foto e video
L’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, dal 4 al 7 settembre ha guidato un pellegrinaggio diocesano a Loreto ed Assisi, insieme a circa 200 fedeli. (Continua dopo la foto)
Il giorno prima del rientro, ad Assisi, i fedeli hanno partecipato alla Messa al Santuario della Spogliazione, dedicato a Santa Maria Maggiore e antico Duomo dove sono custodite le spoglie del Beato Carlo Acutis. Accanto alla sua tomba è accesa una lampada votiva alimentata grazie all’offerta dell’olio da parte degli oratori che aderiscono alla FOM (Fondazione Oratori Milanesi). Un gesto simbolico per ricordare il legame tra la Diocesi ambrosiana e il milanese Acutis morto a soli 15 anni nel 2006. (Continua dopo la foto)
«Il pellegrinaggio – spiega don Massimo Pavanello, responsabile del servizio per la pastorale del turismo e dei pellegrinaggi – racchiude, come tra due parentesi, diverse attenzioni spirituali. Cito almeno i motivi contenitivi. La visita al santuario di Loreto, ad esempio, introduce alla festa del duomo di Milano (8 settembre) dedicato a S. Maria Nascente. È un momento di affidamento filiale all’inizio dell’anno pastorale. Al contempo, la preghiera che si farà ad Assisi, sulla tomba di Carlo Acutis, è un rimando alla GMG di Lisbona appena celebrata, di cui il beato è stato uno dei Patroni. Si rinnoverà lì l’impegno a trasformare in vocazione l’entusiasmo di quei giorni. Un impegno di testimonianza pure per gli adulti». (Continua dopo la foto)
Il viaggio, che ha avuto come filo conduttore la devozione mariana, è stato anche un’occasione per ricordare tre figure significative della Chiesa di Milano. A partire da mons. Pasquale Macchi, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, sacerdote ambrosiano ordinato nel 1946 dal Cardinale Ildefonso Schuster, dal 1988 al 1993 Arcivescovo di Loreto – la prima tappa del pellegrinaggio -, dopo aver ricoperto, dal 1954 al 1978, la carica di segretario personale di Giovanni Battista Montini, sia come Arcivescovo di Milano sia, dal 1963, come Papa Paolo VI.
Link Youtube con intervista all’arcivescovo Delpini, intervista a Monsignor Sorrentino, la visita di Delpini e le interviste uno e due ai pellegrini.
Dal 4 al 7 settembre pellegrinaggio dell’Arcidiocesi di MIlano a Loreto e Assisi con l’Arcivescovo Delpini e 200 fedeliIn programma una messa al Santuario della Spogliazione
L’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, dal 4 al 7 settembre guiderà un pellegrinaggio diocesano a Loreto ed Assisi. Lo accompagneranno, in questa quattro giorni su luoghi dal grande significato spirituale, circa 200 fedeli.
Il viaggio, che avrà come filo conduttore la devozione mariana, sarà anche un’occasione per ricordare tre figure significative della Chiesa di Milano. A partire da mons. Pasquale Macchi, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, sacerdote ambrosiano ordinato nel 1946 dal Cardinale Ildefonso Schuster, dal 1988 al 1993 Arcivescovo di Loreto – la prima tappa del pellegrinaggio -, dopo aver ricoperto, dal 1954 al 1978, la carica di segretario personale di Giovanni Battista Montini, sia come Arcivescovo di Milano sia, dal 1963, come Papa Paolo VI.
Martedì 5 settembre, dopo una visita all’abbazia di Fiastra che ha forti legami con la Diocesi di Milano – complesso monastico in provincia di Macerata fondato da monaci provenienti dall’abbazia di Chiaravalle -, il trasferimento a Osimo: qui nella concattedrale di San Leonardo si ricorderà il Cardinale Dionigi Tettamanzi, dal 2002 al 2011 Arcivescovo di Milano e per due anni, dal 1989 al 1991, Arcivescovo di Ancona-Osimo.
Il giorno prima del rientro, ad Assisi, i fedeli parteciperanno alla Messa al Santuario della Spogliazione, dedicato a Santa Maria Maggiore e antico Duomo dove sono custodite le spoglie del Beato Carlo Acutis. Accanto alla sua tomba è accesa una lampada votiva alimentata grazie all’offerta dell’olio da parte degli oratori che aderiscono alla FOM (Fondazione Oratori Milanesi). Un gesto simbolico per ricordare il legame tra la Diocesi ambrosiana e il milanese Acutis morto a soli 15 anni nel 2006.
«Il pellegrinaggio – spiega don Massimo Pavanello, responsabile del servizio per la pastorale del turismo e dei pellegrinaggi – racchiude, come tra due parentesi, diverse attenzioni spirituali. Cito almeno i motivi contenitivi. La visita al santuario di Loreto, ad esempio, introduce alla festa del duomo di Milano (8 settembre) dedicato a S. Maria Nascente. È un momento di affidamento filiale all’inizio dell’anno pastorale. Al contempo, la preghiera che si farà ad Assisi, sulla tomba di Carlo Acutis, è un rimando alla GMG di Lisbona appena celebrata, di cui il beato è stato uno dei Patroni. Si rinnoverà lì l’impegno a trasformare in vocazione l’entusiasmo di quei giorni. Un impegno di testimonianza pure per gli adulti».
Parte dal Santuario della Spogliazione la quindicesima edizione del Sentiero di Francesco (fotogallery)
Tantissimi i pellegrini arrivati ad Assisi per dare il via alla quindicesima edizione de “Il Sentiero di Francesco”.
Dopo una visita all’antica porta dove san Francesco entrò prima di spogliarsi delle proprie ricchezze e il saluto del vescovo monsignor Domenico Sorrentino, al Santuario della Spogliazione Assisi e poi il gruppo in cammino ha proseguito fino al sagrato della basilica di San Francesco per un momento di preghiera promosso dal Movimento Laudato Si’, in apertura del #TempodelCreato.
Domani il Sentiero di Francesco partirà dal Comune Di Valfabbrica e arriverà nel pomeriggio all’eremo di San Pietro in Vigneto; domenica 3 settembre, partenza da San Pietro in Vigneto e arrivo nel pomeriggio nel Comune di Gubbio, presso il parco della Riconciliazione, luogo che custodisce la chiesa di Santa Maria della Vittorina dove, secondo la tradizione, avvenne l’incontro tra San Francesco e il lupo.
Da Lisbona alle Filippine passando per Assisi, sui passi di Francesco e Carlo
ASSISI – Incessante e ininterrotto il flusso di pellegrini al Santuario della Spogliazione. Giovedì 17 agosto un gruppo di giovani filippini, guidati da due sacerdoti, ha voluto venerare il corpo del Beato Carlo Acutis, particolarmente conosciuto nel proprio paese. Di ritorno dalla Giornata mondiale della Gioventù hanno fatto tappa in Assisi per visitare i siti francescani a cominciare dal luogo dove il Poverello ha rinunciato a tutti i suoi beni terreni per farsi prossimo degli ultimi.
Giovani scout della provincia di Siracusa “innamorati” di Gesù, Francesco e Carlo
ASSISI – Hanno fatto il percorso francescano per arrivare nella città serafica e visitare la Basilica del Santo. Poi un passaggio obbligato al Santuario della Spogliazione dove hanno reso omaggio anche al Beato Carlo Acutis, a cui è dedicato un luogo della loro parrocchia. Si tratta di un gruppo di scout, tra i 16 e i 21 anni, provenienti dalla provincia di Siracusa, presenti in Assisi tra il 16 e il 18 agosto. Nella mattinata del 17 hanno visitato la chiesa di Santa Maria Maggiore e venerato il giovane milanese. Volendo esprimere una parola a lui collegata una ragazza del gruppo, ha detto “perseveranza”; la parola più giusta per sintetizzare la sua vita, il suo esempio, la sua santità”.