Category Archives: News ed Eventi

Il Cardinale You Heung-sik: “Allarghiamo il nostro cuore alla solidarietà verso tutti i fratelli”

Chiusa la tre giorni per il sesto anniversario del Santuario della Spogliazione, sabato la presentazione dell’inedito libro su San Francesco di padre Autieri

ASSISI – “La rivelazione del Risorto che ascende al Cielo culmina con il dono dell’Eucaristia, fonte e sorgente di tutta la vita cristiana. Vita cristiana, che trova il suo apice nell’amore per i fratelli, anche per i nemici. Ecco la vera fraternità, che ci rende capaci di allargare il nostro cuore alla solidarietà verso tutti i fratelli, soprattutto i più poveri!”. È uno dei passaggi dell’omelia della celebrazione eucaristica presieduta nella mattinata di domenica 21 maggio nella Chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione dal cardinale Lazarus You Heung-sik, Prefetto del Dicastero per il Clero con cui si è chiusa la tre giorni in occasione del sesto anniversario dell’inaugurazione del Santuario.

“L’Eucaristia – ha detto ancora il cardinale – trasforma veramente la nostra vita: questa profonda esperienza di vita interiore è propria dei Santi. È pertanto necessario riscoprire, alla loro scuola, il grande valore nascosto nell’Eucaristia, il suo potenziale di bellezza, la sua carica trasformante per la comunità. A leggere la storia ci aiutano loro, i Santi: Francesco, il Beato Carlo. Essi sono il miglior commento al Vangelo, i più fedeli interpreti della storia, di quel dialogo d’amore che lo Spirito intesse con il popolo di Dio, rinviandoci alla contemplazione dell’unico mistero di Cristo nato, morto, risorto, asceso al Padre e inviante lo Spirito, facendo nascere anche in noi il desiderio del Cielo”. E proprio il beato Carlo in tal senso può essere un esempio: “La devozione di Carlo all’Eucaristia non si limitava alla partecipazione alla Messa, ma si prolungava nell’adorazione davanti al tabernacolo. Trascorreva infatti in silenzio molto tempo in preghiera davanti al Santissimo Sacramento. Se ne stava in adorazione davanti a quel Gesù che tanto amava e dal quale si sentiva infinitamente amato e cercato”.

Nel pomeriggio di sabato si è svolta invece la presentazione del libro “Francesco e i vescovi di Assisi, storia di un rapporto”, scritto dal frate conventuale padre Felice Autieri, alla presenza di padre Pietro Messa, docente di storia del francescanesimo alla Pontificia Università Antonianum di Roma, del professore Nicolangelo d’Acunto, ordinario di storia medioevale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino e della giornalista e conduttrice tv, Safiria Leccese che ha moderato l’incontro. Il volume vuole delineare il percorso umano e spirituale vissuto tra Francesco e i vescovi di Assisi, Guido I e Guido II, e raccontare la storia di Francesco da un punto di vista poco noto e inusuale, quello del rapporto del futuro Santo con i vescovi cittadini. “In questo luogo – il saluto introduttivo di monsignor Sorrentino – riemerge non la storia per fare il monumento a qualcuno, ma la storia di qualcosa che va avanti negli anni e nel futuro. Quello che è avvenuto qui è importante per la chiesa e tra le cose avvenute qui c’è anche il rapporto speciale di Francesco con i due vescovi di nome Guido. Un rapporto per tanto tempo oscurato persino nella prima storiografia francescana: tutto quello che noi sappiamo di Francesco è parte di una storiografia che racconta il Francesco santo e non quello storico in carne e ossa. Solo con la sala della Spogliazione, nata intorno al 1600 sotto il vescovo Crescenzi, si cominciò a rileggere la storia raccontando quello che era successo e come Francesco ha trovato nel vescovo un padre in cui sentiva la voce di Dio e in cui trovava l’affetto della chiesa madre”.

La giornata di sabato si è conclusa con lo spettacolo teatrale “Il destino di una testa di legno”, ideato, scritto e musicato dai ragazzi di Assisi.

A un laboratorio di panificazione del Ciad il “Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis”

Monsignor Sorrentino: "Continua il processo di rinnovamento dell'economia sui passi di Francesco" il cardinale Tagle: "Un riconoscimento che ci fa agenti di rinnovata fraternità"; Cucinelli: “Serve un nuovo contratto sociale con il Creato”

ASSISI – È andato a “Bethleem, la maison du pain”, un progetto per avviare un laboratorio di panificazione e altri prodotti da forno in cui ragazze e ragazzi, poveri e disagiati di Baïbokoum, una piccola città situata nell’estremo sud-ovest del Ciad, possano lavorare insieme, l’assegno da 50.000 euro del Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per una economia della fraternità, che ha visto la partecipazione, al Santuario della Spogliazione – Chiesa di Santa Maria Maggiore, del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, dell’imprenditore Brunello Cucinelli e del cardinale Luis Antonio Tagle, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Ad annunciare il progetto vincitore, nel corso della mattinata di sabato 20 maggio, moderata da Marina Rosati, direttrice dell’ufficio Comunicazioni sociali della diocesi, è stato il vescovo Sorrentino: “L’anno scorso il Papa con The Economy of Francesco ha avviato un processo di rinnovamento dell’economia, da noi tradotta in questo santuario come economia della fraternità, un processo di rinnovamento che sta sui passi di Francesco. Oggi il nostro abbraccio va a una terra lontana e povera, il Ciad, cui destiniamo 50.000 euro – per cui ringraziamo Dio e il cuore di alcuni benefattori – per mettere in moto un processo di una nuova economia in cui dal basso si aiutano persone che non hanno altro capitale che quello della fraternità”.

“Ringraziamo la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino – le parole del cardinale Tagle – per questo premio che promuove il rinnovamento e ci congratuliamo con i giovani vincitori che diventano agenti di una rinnovata fraternità ed economia. Vediamo gli effetti disumanizzanti e distruttivi di un’economia quando la cura di fratelli e sorelle perde il suo ruolo centrale. Bisogna dire no a un’economia che produce più schiavi che beni, in cui il bene comune viene ignorato e si produce più povertà che pane”.
Cucinelli, che ha realizzato il foulard con la riproduzione dell’affresco della rinuncia dei beni, presente nella sala della Spogliazione, che intende ricordare simbolicamente il mantello con cui il vescovo Guido coprì il corpo di san Francesco nel momento in cui si spogliò nella pubblica piazza e restituì i suoi averi al padre Pietro Di Bernardone, l’auspicio per un nuovo contratto sociale con il Creato: “La pandemia ci ha insegnato a guardare la povertà con occhio diverso e mi piace immaginare che è necessario un nuovo contratto sociale con il Creato. Di contratto sociale hanno parlato in molti, da Platone a Rousseau, e tra di loro si inserisce Francesco, che parlava con tutti: credo che adesso sia arrivato il momento di attivare un nuovo contratto sociale con il Creato, con l’aria, la terra, gli animali. E penso che questo sarà un secolo d’oro in tal senso, anche se abbiamo un problema molto forte da affrontare insieme, quello del lavoro, che è un problema generazionale: negli ultimi 30 anni abbiamo tolto dignità morale ed economica al lavoro operaio, ma dobbiamo ritrovare quell’equilibrio sentendoci tutti persone perbene e anime pensanti”. A ritirare l’assegno da 50.000 euro e ricevere il foulard di Cucinelli sono state la madre generale, suor Mary Melone e suor Brigitte Ndjenoyom, proprio del Ciad: “Grazie per questo gesto senza precedenti che traduce lo spirito di altruismo e generosità espressi dalla spogliazione di San Francesco di Assisi e che si concretizzano oggi nei gesti di aiuto ai più poveri. La crisi economica e sociale non risparmia nessun angolo di umanità e per molte popolazioni le possibilità di riscatto diventano più rare e inaccessibili: è il caso del Ciad, un vasto paese, ricco di materie prime, che sono però a beneficio delle grandi potenze a scapito della popolazione che vive in grande povertà. I giovani di questo Paese subiscono nella maggior parte dei casi violenze e non hanno risorse economiche; abbiamo cercato di concretizzare l’impegno per far lavorare i giovani insieme e utilizzando le risorse che la natura offre è possibile uscire dalla povertà e dare una speranza a questi giovani. Collaboriamo da 8 anni in questa piccola impresa, un panificio, ci siamo dovuti fermare perché si è rotto il forno. Abbiamo pregato e sperato che ci arrivasse aiuto, siamo stati ascoltati. Ora è arrivato il vostro gesto di carità alla nostra opera nata dal basso che rappresenta la realizzazione di una nuova economia capace di rendere i ragazzi più consapevoli delle loro potenzialità”.

SINTESI DEL PROGETTO

Mettendo i propri talenti in comune e utilizzando le risorse locali, il progetto “Bethleem, la maison du pain” vuol far sì che 12 giovani del Ciad, possano prendersi cura di sé stessi e della loro comunità attraverso un lavoro degno. I 12 giovani che si mettono insieme, grazie all’incoraggiamento e l’accompagnamento delle Suore Francescane Angeline in loco, sono poveri e scartati: ragazzi e ragazze di strada, esclusi dalle loro comunità a causa della malattia, considerata motivo di impurità, per esempio l’epilessia, orfani, disoccupati, una ragazza madre, un ragazzo con genitori affetti da epilessia e un altro con genitori non vedenti. Dall’agosto 2023 a giugno 2024, i giovani riceveranno una formazione permanente sull’economia di fraternità, sulla tecnicalità della panificazione e sull’uso degli strumenti durante e al di là del periodo della costruzione del laboratorio e dell’acquisto dei macchinari, previsto tra luglio a novembre 2023 e finanziati dal Premio per la start up, utilizzando largamente gli stakeholder e fornitori locali, ed operai delle città e dei villaggi vicini così da promuovere e sostenere l’economia locale.

Come ha spiegato monsignor Anthony Jesus Aleluia Figueiredo, coordinatore del Premio, membro del Cda della Fondazione diocesana di religione Assisi-Santuario della Spogliazione, il guadagno della vendita sarà reinvestito nell’acquisto delle materie prime e nella messa a regime della produzione che consentirà una retribuzione degna e regolare dei giovani coinvolti nella start up. In più, contando sull’aumento delle risorse finanziarie, derivanti dalla vendita del pane e di altri prodotti da forno sul mercato locale, utilizzando biciclette, tramite il porta a porta nei quartieri della città, nei mercati vicini e presso il panificio stesso, si intende estendere il modello utilizzato per la produzione ad altri prodotti culinari e allestire un piccolo laboratorio per la produzione dei saponi. Saranno utilizzate le risorse naturali e locali, come il karkadè o i semi di arachidi, coinvolgendo altri giovani in situazioni di miseria.

IL PRESIDENTE FONTANA IN VISITA AD ASSISI: “FRANCESCO E CARLO FONDAMENTALI PER IL FUTURO DELLA NOSTRA ITALIA”

Sabato 20 maggio la consegna del premio: i finalisti arrivano da Amazzonia, Burundi e Ciad con Cucinelli e il cardinale Tagle

“Ho citato il Beato Carlo nel mio discorso di insediamento perché penso che sia una figura importante per l’Italia e i giovani. In Italia c’è una gioventù brava, buona e disponibile per gli altri: Carlo Acutis potrebbe sicuramente essere il suo patrono. È una proposta? Ci sono persone che sono più autorevoli di me, ma sicuramente è un beato che sta attirando dei giovani ed è importante perché ci aiuta a capire che si possono vivere i valori cristiani essendo giovani”. Lo ha detto il presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, venerdì pomeriggio 19 maggio, durante i saluti nel momento pubblico nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione. Non è mancato un pensiero per le popolazioni martoriate dell’Emilia Romagna: “A loro esprimo tantissima solidarietà, per tutti i cittadini e per tutti coloro che hanno perduto i loro cari e i loro beni. Da Assisi l’appello affinché le forze politiche e le istituzioni affrontino questa emergenza con unità e un ringraziamento anche agli eroi che soccorrono: in Italia ci sono tanti cuori d’oro, lo si vede tutti i giorni e non solo in momenti come questo. Quella solidale è la storia dell’Italia, nelle difficoltà ci si aiuta e anche la politica deve aiutare: anche per questo spero che le forze politiche e le opposizioni siano unite in questo momento”.

Clicca qui per la fotogallery integrale della visita

Accompagnato dal vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra e Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, nei vari luoghi del Santuario, il presidente Fontana ha visitato la tomba del Beato Carlo Acutis, la ritrovata Porta di Francesco e il “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” fino agli ultimi scavi per la riscoperta dell’antico Episcopio. “Sono voluto venire da Carlo – ha detto ancora Fontana – perché si parla delle cose che non vanno, e che vanno male: ci sono epidemie, guerre, violenze e una parte di gioventù sicuramente in difficoltà, ma ci sono anche tanti giovani che son bravi e penso che sull’esempio di Carlo dobbiamo valorizzare non solo il bello dell’arte, ma anche il bello dei sentimenti, per dare degli esempi positivi che la gente e i giovani possano seguire. Grazie Carlo, Grazie a tutti voi che portate avanti il suo ricordo e quello di San Francesco che sono fondamentali per il futuro della nostra Italia e della nostra civiltà”, il saluto finale del presidente della Camera ai partecipanti alla tavola rotonda, moderata dal giornalista del Corriere della Sera, Giovanni Bianconi, dal titolo “Istituzioni, tra legalità e solidarietà”, cui hanno preso parte Fausto Cardella, presidente della Fondazione Umbria contro l’Usura, Stefania Proietti, sindaco della Città di Assisi e don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano.

“Il Santuario sta diventando di un’attrattività straordinaria, il mondo ci guarda e questa tre giorni mira a mettere a fuoco i temi che hanno a che fare con la spogliazione di Francesco e la bella vicenda giovanile di Carlo, ma anche con la nostra vita. Legalità, istituzioni, solidarietà ed economia della fraternità sono i valori di cui abbiamo bisogno per guardare al futuro, perché senza radici non si va molto lontano”, le parole del vescovo monsignor Sorrentino. “La spogliazione è un concetto che fotografa il cuore del Vangelo, il Dio che per amore si spoglia della sua gloria per farsi uno di noi e camminare con noi nella nostra storia piena di bellezze, ma anche piena di fatiche, piena di croci. Per questo va riscoperta”.
Sabato 20 maggio alle ore 11 è in programma la consegna del “Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per una economia della fraternità”, alla presenza di Chiara Amirante, fondatrice di Nuovi Orizzonti, dell’imprenditore Brunello Cucinelli, e del cardinale Luis Antonio Tagle, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. I tre finalisti dell’edizione 2023 del Premio vengono tutti da paesi poverissimi – Amazzonia, Burundi e Ciad – nello spirito dell’iniziativa che mira a ispirare in modo generativo le persone con scarse possibilità economiche, in particolare i giovani al di sotto dei 35 anni e nelle regioni più povere del mondo. Nel pomeriggio alle ore 16.30 la presentazione del libro “Francesco e i vescovi di Assisi, storia di un rapporto” di padre Felice Autieri, con la partecipazione di padre Pietro Messa, docente di storia del francescanesimo alla Pontificia Università Antonianum di Roma, del professore Nicolangelo d’Acunto, ordinario di storia medioevale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e della giornalista e conduttrice tv, Safiria Leccese che modererà l’incontro. Alle ore 21,15 di sabato ci sarà lo spettacolo teatrale “Il destino di una testa di legno”, ideato, scritto e musicato dai ragazzi di Assisi. Infine, domenica 21 maggio alle ore 11 la santa messa presieduta dal cardinale Lazarus You Heung-sik, prefetto del Dicastero per il Clero. La tre giorni del Santuario è organizzata dalla Fondazione diocesana Assisi Santuario della Spogliazione, con la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e con il sostegno della Fondazione Perugia.

Visita Presidente Fontana al Santuario della Spogliazione di Assisi – Modalità di accredito stampa

ASSISI – Venerdì 19 maggio il Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana visiterà il Santuario della Spogliazione – Chiesa di Santa Maria Maggiore ad Assisi in occasione del sesto anniversario dell’inaugurazione che verrà celebrato fino a domenica 21 maggio con una serie di iniziative dal titolo “Nulla di proprio. Per un mondo fraterno e solidale tra arte, musica e spiritualità”.

Tutti i giornalisti che vorranno accreditarsi dovranno inviare – entro le ore 12 di domani, venerdì 19 maggio – una email all’indirizzo ufficiostampa@diocesiassisi.com con i seguenti dati:

– Cognome e Nome:

– Data e luogo di nascita:

– Nome della testata:

– Cellulare:

– Email:

Sarà possibile ritirare i pass fino alle ore 14.30 nella sala stampa adiacente la Chiesa di Santa Maria Maggiore.

Di seguito il programma della visita del Presidente della Camera:

Ore 15

Assisi, Santuario della Spogliazione

Visita della Chiesa di Santa Maria Maggiore e raccoglimento sulla Tomba del Beato Carlo Acutis;

Visita al Palazzo Vescovile, luogo della spogliazione di San Francesco;

Visita al Museo della Memoria “Assisi 1943-1944”.

Ore 16.10

Assisi, Chiesa di Santa Maria Maggiore;

Indirizzo di saluto del Presidente Fontana.

Per accrediti e informazioni:

Marina Rosati (339.6378067)

Flavia Pagliochini (339.1709738)

ufficiostampa@diocesiassisi.com

IL VESCOVO: “QUESTO LUOGO DI ASSISI, UN VULCANO DI GRAZIA IN ERUZIONE”

L'invito di monsignor Sorrentino per la tre giorni al Santuario della Spogliazione dal 19 al 21 maggio

ASSISI – “Siamo nel luogo della Spogliazione di Francesco, qui su queste pietre 800 anni fa si spogliò di tutto per essere tutto di Dio e dei fratelli: questo luogo è diventato oggi un vulcano in eruzione, tanta grazia sta emergendo: qui si riflette, si prega, ci si converte, si fa economia della fraternità e si dona al mondo una speranza. Tanti stanno venendo da Francesco d’Assisi e da Carlo Acutis, vi aspettiamo per questa tre giorni di festa del santuario, tanti gli eventi, siete tutti i benvenuti”. Questo l’invito del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, lanciato dai social della diocesi assisana e del Santuario della Spogliazione, in occasione del sesto anniversario dell’inaugurazione del Santuario stesso: una tre giorni da venerdì 19 a domenica 21 maggio.
La serie di iniziative dal titolo “#Nulla di proprio. Per un mondo fraterno e solidale tra arte, musica e spiritualità” vedrà anche, sabato 20 maggio alle ore 11, rinnovarsi il premio “Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per una economia della fraternità”. I tre finalisti dell’edizione 2023 del Premio vengono tutti da paesi poverissimi – Amazzonia, Burundi e Ciad – nello spirito dell’iniziativa che mira a ispirare in modo generativo le persone con scarse possibilità economiche, in particolare i giovani al di sotto dei 35 anni e nelle regioni più povere del mondo. L’iniziativa vedrà la presenza di Chiara Amirante, fondatrice di Nuovi Orizzonti, dell’imprenditore Brunello Cucinelli, ideatore del foulard in cachemire con l’immagine della spogliazione che verrà donato al vincitore e del cardinale Luis Antonio Tagle, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione.
Nel pomeriggio di sabato, alle ore 16.30, la presentazione del libro “Francesco e i vescovi di Assisi, storia di un rapporto” di padre Felice Autieri, con la partecipazione di padre Pietro Messa, docente di storia del francescanesimo alla Pontificia Università Antonianum di Roma, del professore Nicolangelo d’Acunto, ordinario di storia medioevale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dello storico assisano Francesco Santucci e della giornalista e conduttrice tv, Safiria Leccese che modererà l’incontro. Il libro è un racconto della vita di Francesco narrato da una prospettiva inedita, quello del rapporto con i presuli della città di Assisi. Alle ore 21,15 di sabato ci sarà lo spettacolo teatrale “Il destino di una testa di legno”, ideato, scritto e musicato dai ragazzi di Assisi. Infine, domenica 21 maggio alle ore 11 la santa messa presieduta dal cardinale Lazarus You Heung-sik, prefetto del Dicastero per il Clero. La tre giorni del Santuario è organizzata dalla Fondazione diocesana Assisi Santuario della Spogliazione, con la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e con il sostegno della Fondazione Perugia.
La tre giorni si aprirà venerdì 19 maggio alle ore 15 con la visita dell’onorevole Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei Deputati che verrà accompagnato dal vescovo, monsignor Domenico Sorrentino, nei vari luoghi del Santuario. Il presidente Fontana porterà poi i saluti ai partecipanti alla tavola rotonda, moderata dal giornalista del Corriere della Sera, Giovanni Bianconi, dal titolo “Istituzioni, tra legalità e solidarietà” alla quale prenderanno parte Fausto Cardella, presidente della Fondazione Umbria contro l’Usura, Stefania Proietti, sindaco della Città di Assisi e don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano.

IL PRESIDENTE DELLA CAMERA AD ASSISI PER L’ANNIVERSARIO DEL SANTUARIO DELLA SPOGLIAZIONE

Venerdì pomeriggio l’onorevole Lorenzo Fontana visiterà la chiesa dove si trova il corpo del Beato Carlo Acutis e il vescovado

“#Nulla di proprio. Per un mondo fraterno e solidale” è il titolo della serie di iniziative che si terranno da venerdì 19 a domenica 21 maggio in occasione del sesto anniversario dell’inaugurazione del Santuario della Spogliazione, istituito nel 2017 e dove si terranno tutti gli eventi in programma. La tre giorni si aprirà venerdì 19 maggio alle ore 15 con la visita dell’onorevole Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei Deputati che verrà accompagnato dal vescovo, monsignor Domenico Sorrentino, nei vari luoghi del Santuario: dalla tomba del Beato Carlo Acutis, da lui citato nel discorso di insediamento a Montecitorio, alla ritrovata Porta di Francesco, dal “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” fino agli ultimi scavi per la riscoperta del vecchio Episcopio. Il presidente Fontana porterà poi i saluti ai partecipanti alla tavola rotonda, moderata dal giornalista del Corriere della Sera, Giovanni Bianconi, dal titolo “Istituzioni, tra legalità e solidarietà” alla quale prenderanno parte Fausto Cardella, presidente della Fondazione Umbria contro l’Usura, Stefania Proietti, sindaco della Città di Assisi e don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, da diverso tempo sotto scorta nella Terra dei Fuochi. Sabato 20 maggio alle ore 11 è in programma la consegna del “Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per una economia della fraternità”, alla presenza di Chiara Amirante, fondatrice di Nuovi Orizzonti, dell’imprenditore Brunello Cucinelli, ideatore del foulard in cachemire con l’immagine della spogliazione che verrà donato al vincitore e del cardinale Luis Antonio Tagle, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Nel pomeriggio alle ore 16.30 la presentazione del libro “Francesco e i vescovi di Assisi, storia di un rapporto” di padre Felice Autieri, con la partecipazione di padre Pietro Messa, docente di storia del francescanesimo alla Pontificia Università Antonianum di Roma, del professore Nicolangelo d’Acunto, ordinario di storia medioevale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dello storico assisano Francesco Santucci e della giornalista e conduttrice tv, Safiria Leccese che modererà l’incontro. Alle ore 21,15 di sabato ci sarà lo spettacolo teatrale “Il destino di una testa di legno”, ideato, scritto e musicato dai ragazzi di Assisi. Infine, domenica 21 maggio alle ore 11 la santa messa presieduta dal cardinale Lazarus You Heung-sik, prefetto del Dicastero per il Clero. La tre giorni del Santuario è organizzata dalla Fondazione diocesana Assisi Santuario della Spogliazione, con la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e con il sostegno della Fondazione Perugia.

In allegato il programma

Sei candeline per il Santuario della Spogliazione – < programma>

Sesto anniversario dall’erezione: dal 19 al 21 maggio diversi momenti di riflessione, preghiera e arte

ASSISI – “#Nulla di proprio. Per un mondo fraterno e solidale: tra arte, musica e spiritualità” è il titolo della serie di iniziative che si terranno da venerdì 19 a domenica 21 maggio in occasione del sesto anniversario dell’inaugurazione del Santuario della Spogliazione, istituito nel 2017 e dove si terranno tutti gli eventi in programma. Sono passati sei anni dall’erezione del Santuario e nel giro di poco tempo è aumentata l’attenzione per questo luogo: nel 2022 sono stati infatti 500 mila i pellegrini che hanno visitato la tomba del Beato Carlo Acutis e la porta di Francesco, il luogo della spogliazione del Poverello di Assisi.

Ritornando alla tre giorni, si comincia venerdì 19 maggio alle ore 16.30 con la tavola rotonda: “Istituzioni, tra legalità e solidarietà” alla quale, oltre al vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, parteciperanno tra gli altri anche l’onorevole Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei Deputati, e don Maurizio Patriciello, parroco sotto scorta nella Terra dei Fuochi. Sabato 20 maggio alle ore 11 la consegna del Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per una economia della fraternità”, alla presenza, tra gli altri, del cardinale Luis Antonio Tagle, Pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Il riconoscimento punta a sostenere iniziative che vengono dal basso: quest’anno sono arrivati 41 progetti da tutto il mondo che, sottoposti alla commissione, sono stati oggetto di una pre-selezione e poi della valutazione definitiva per l’assegnazione dei 50 mila euro di premio. Nel pomeriggio alle ore 16.30 la presentazione del libro: “Francesco e i vescovi di Assisi, storia di un rapporto” di padre Felice Autieri; modera Safiria Leccese, giornalista e conduttrice tv. Alle ore 21.15 lo spettacolo teatrale: “Il destino di una testa di legno”, ideato, scritto e musicato dai ragazzi di Assisi. Infine, domenica 21 maggio alle ore 11 la santa messa presieduta dal Card. Lazarus You Heung-sik, Prefetto del Dicastero per il Clero.

>>programma degli eventi

Santuari. Mons. Sorrentino: “Autentici avamposti di evangelizzazione”

ASSISI – “I Santuari Sono dei veri avamposti di evangelizzazione”. Li definisce così monsignor Domenico Sorrentino, vescovo delle diocesi di Assisi -. Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno e da qualche mese assistente ecclesiastico del Collegamento nazionale santuari, in una lunga intervista di Gigliola Alfaro, di Agensir. Riportiamo qui di seguito il servizio giornalistico integrale. 

Sono luoghi dove “si percepisce una speciale presenza soprannaturale” e dove si respira “un clima di intensiva esperienza di Dio ma anche di profonda esperienza della nostra umanità”, spiega al Sir l’arcivescovo che, quest’anno, è stato nominato, ad quinquennium, assistente ecclesiastico del Collegamento nazionale santuari.

Viviamo in una società sempre più secolarizzata, eppure la sete di Dio e di un senso ai nostri giorni non svanisce, anzi. Molti in ricerca traggono forza e risposte anche grazie a pellegrinaggi in santuari dove si respira un clima di raccoglimento e forte spiritualità. L’Italia è ricca di santuari, da Nord a Sud. Quest’anno il vescovo delle diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, mons. Domenico Sorrentino, è stato nominato, ad quinquennium, assistente ecclesiastico del Collegamento nazionale santuari. A lui chiediamo come si può sviluppare una pastorale dei santuari in modo che diventino centri propulsori di evangelizzazione permanente.

Eccellenza, il Collegamento che ruolo svolge?

La parola lo dice: collegare. I santuari italiani sono tanti e delle più diverse tipologie.I fedeli vi giungono con un’esigenza di spiritualità, spesso profonda e illuminata, altre volte con la fede dei “semplici”. Non mancano, infine, i visitatori che vi arrivano con esigenze culturali, artistiche, o semplicemente di curiosità.A differenza delle parrocchie, i pellegrini dei santuari sono saltuari, anche se spesso, con una certa periodicità, ripetono le loro visite. Il Collegamento aiuta i rettori e gli operatori dei santuari a mettere insieme le loro esperienze, ad avere momenti formativi comuni, ad organizzare eventi condivisi.

In un tempo di forte secolarizzazione, ma anche di grande sete di senso, quanto i santuari possono aiutare a ritrovare la fede?

Se il ministero pastorale nei santuari è svolto bene, i santuari possono essere autentici avamposti di evangelizzazione.

Essi hanno, rispetto alle altre chiese, una sorta di identità “carismatica”. Vi si percepisce una speciale presenza soprannaturale. Quando sono legati a titoli speciali di Dio e della Vergine, hanno l’attrazione che deriva, oltre che dal mistero contemplato, anche dal loro essere memoria dei tanti pellegrini che nel tempo hanno riversato in quei luoghi le loro preghiere e spesso le loro lacrime. Se sono legati a santi e beati, i fedeli vi trovano il Vangelo riflesso nella vita.Quello dei santuari è un clima di intensiva esperienza di Dio ma anche di profonda esperienza della nostra umanità. Il tempo che vi si spende è in genere breve, ma può essere di grande impatto spirituale. Una grande responsabilità per chi vi rende il suo servizio.

In Italia ci sono molti santuari, lei è stato pastore a Pompei, dove c’è un importante santuario mariano. Nel nostro Paese i santuari sono prevalentemente di ispirazione mariana?

I santuari mariani sono certamente molti. Si va a un santuario mariano come si va alla casa della Madre. La mia esperienza di Pompei è stata in questo particolarmente istruttiva. Lo sguardo dei pellegrini rivela un dialogo vero, sentito, fiducioso, con Maria. Si sente che, affidandosi a Maria, non si va perduti. E Maria porta a Gesù, lo addita, lo consegna. È Lui il Salvatore.

Una delle responsabilità di quanti si dedicano ai santuari mariani è quella di fare in modo che la devozione mariana diventi sempre più “cristocentrica”.

Lei ora è vescovo ad Assisi, dove c’è un altro importante santuario, quello della Spogliazione, dove sono accostati un santo, Francesco, e un beato, Carlo Acutis, che possono parlare ancora molto ai cuori dei nostri contemporanei, giovani e meno giovani. Che esperienza si sta vivendo ad Assisi con questo santuario?

Il santuario della Spogliazione affonda le radici nella storia, ma, come santuario, è un nuovo tassello nel mosaico santuariale assisano. Ha registrato in pochi anni una adesione che stupisce, soprattutto considerando che moltissimi sono i ragazzi e i giovani che vi giungono.

Francesco e Carlo sono un “team” incredibile.

L’immagine del Poverello, che si spoglia di tutti i suoi beni per essere di Cristo e dei poveri, e l’immagine del beato, nella sua santità giovanile, sorridente, tutta del nostro tempo, ma insieme così solida e profondamente eucaristica, danno insieme una indicazione di vita che coinvolge profondamente. All’ingresso del santuario le due immagini sono rappresentate insieme, con le mani che additano Gesù. In modi diversi, Francesco e Carlo veicolano lo stesso messaggio.

Nel suo decreto di nomina c’è la “ferma speranza” che lei possa contribuire allo sviluppo della pastorale dei santuari in Italia. Come renderli centri propulsori dell’evangelizzazione permanente?

Ho accolto con gratitudine questo incarico, sapendo di avere tanto da apprendere, proprio attraverso la conoscenza e il collegamento di quanti sono impegnati in questo ambito pastorale. Nei santuari si trova un servizio di accoglienza, di catechesi, di celebrazioni specialmente eucaristiche, di confessioni, di svariate pratiche di pietà, in particolare il Rosario, con sussidi, esposizioni, guide, “ex voto”, che sono possibili strumenti di evangelizzazione.

Con il loro servizio , i santuari possono essere di grande aiuto all’evangelizzazione. Sono certamente di sostegno alla pastorale ordinaria delle parrocchie, alla quale essi non si sostituiscono e alla quale devono rinviare.

Alcune circostanze prossime, come il Giubileo del 2025 o il centenario francescano ed altre date significative dei singoli santuari, potranno offrire nuove opportunità. La pastorale dei santuari è fatta di tante cose, ma io mi auguro che per tutti l’impegno prioritario sia rimettere tra le mani e nel cuore delle persone il Vangelo. Bisogna cominciare da qui.

Nei santuari un elemento molto forte è rappresentato dal fatto che i fedeli si riavvicinano più facilmente al sacramento della riconciliazione?

Certamente è uno dei punti di forza di tanti santuari, soprattutto se il sacramento della riconciliazione è ben celebrato e organizzato.Un ambiente, in cui si è aiutati a “convertirsi”, è anche l’ambiente più favorevole per riversare i propri peccati tra le braccia della divina Misericordia e cominciare una vita nuova. L’ho sperimentato tante volte sia a Pompei sia ad Assisi.Ma sappiamo anche che il sacramento della riconciliazione attraversa una crisi storica. Va rilanciato.

Come incoraggiare ancora di più i pellegrinaggi in questi luoghi carichi di fede e spiritualità?

I santuari esercitano da se stessi un’attrazione e non hanno bisogno di crescere per via di “propaganda”.

La loro forza è nella “gratia loci”: come dire, viene dall’alto.

È chiaro, tuttavia, che una maggiore conoscenza e informazione può aiutare. Il Collegamento può offrire in questo una circolazione di idee ed esperienze utili. La differenza poi la fa sempre l’informazione data da persona a persona, da chi ha fatto esperienza, quando nei santuari si trova non solo la loro grazia specifica, ma anche un servizio di qualità.

Possono aiutare iniziative come la Notte dei santuari?

Credo proprio di sì. Ma è iniziativa “straordinaria”, utile nella misura in cui l’ordinario si svolge nel migliore dei modi.

 

1500 preadolescenti Ambrosiani in pellegrinaggio ad Assisi sulle orme del Beato Carlo

Erano 1.500 i ragazzi della diocesi di Milano impegnati nel pellegrinaggio ad Assisi dedicato ai preadolescenti (11- 14 anni). Una ventata di giovinezza e allegria, guidati dal vescovo ausiliare monsignor Luca Raimondi che con don Stefano Guidi, direttore della Fom (Fondazione Oratori Milanesi), ha accompagnato i ragazzi in questa esperienza di grande valore spirituale.

Per i 1500 preadolescenti è stata un’immersione nella spiritualità di San Francesco e Santa Chiara e nei luoghi della loro vita, ma anche l’occasione per rendere omaggio al giovane Beato Carlo Acutis. Una lampada votiva offerta dai ragazzi degli oratori milanesi, domenica pomeriggio, è stata collocata in forma stabile vicino alla tomba del beato: un gesto simbolico per consolidare l’unione spirituale che lega la diocesi di Milano e il milanese Acutis, morto nel 2006 a soli 15 anni. La fiamma della lampada sarà alimentata continuamente grazie all’offerta dell’olio da parte degli oratori che aderiscono alla Fom. Monsignor Raimondi, dopo aver posizionato la lampada, si è inginocchiato e ha pregato davanti alla tomba di Carlo Acutis, beatificato nel 2020 e che riposa nel Santuario della Spogliazione – Chiesa di Santa Maria Maggiore. Il vescovo poi ha salutato tutti i gruppi arrivati scaglionati al Santuario della Spogliazione, dove riposa il giovane Carlo Acutis: “È questa la chiesa in crisi? Se puntiamo su di loro non lo sarà”. Un’iniziativa promossa e voluta anche dalla diocesi meta del pellegrinaggio perché, sottolinea monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, “questa lampada ci fa sentire più vicine e unite, chiese sorelle che si ritrovano nel segno del Beato Carlo Acutis”.

Nuovo rettore al Santuario della Spogliazione: è padre Marco Gaballo

Il vescovo Sorrentino: “Grazie a padre Carlos che sarà l’apostolo della spogliazione nella sua Amazzonia”

ASSISI – “Padre Carlos ci saluta ma non per dirci un addio di separazione. Ormai il globo terrestre, il nostro pianeta è diventato piccolo, non c’è più la distanza che poteva esserci nei secoli passati, quando i frati cappuccini cominciarono a partire per il Brasile. E dunque gli diamo questo incarico di apostolo della spogliazione in Amazzonia, in quella terra che è stata una terra spogliata nella quale egli potrà ricordare cosa significa la spogliazione operata dalla violenza e insieme potrà ricordare la spogliazione di chi si spoglia per amore come San Francesco e il Beato Carlo Acutis”. Lo ha detto il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno monsignor Domenico Sorrentino all’omelia della santa messa celebrata domenica 16 aprile nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione per salutare e ringraziare padre Carlos Acácio Gonçalves Ferreira che, dopo circa 9 anni di servizio in diocesi come parroco e rettore del Santuario della Spogliazione, lascia Assisi per una grande parrocchia dell’Amazzonia e per accogliere il suo successore padre Marco Gaballo. All’inizio della santa messa il vescovo ha ricordato che “gli avvicendamenti nella Chiesa come nella società servono perché siamo fatti per dare il nostro servizio e poi per dare spazio ad altri che ci possono succedere. Nella Chiesa – ha aggiunto il vescovo – questo ha un’importanza ancora più grande perché ci ricorda che noi servitori passiamo e che al centro della nostra vita, della nostra attenzione, del nostro cuore deve rimanere Gesù, il Buon Pastore, il Crocifisso risorto”. Prima della benedizione del nuovo parroco, monsignor Sorrentino ha spiegato che padre Marco prende questo incarico “dopo essere stato già da un po’ con noi. Io – ha aggiunto il vescovo – fin da ora lo ringrazio. Ringrazio tanto di cuore – ha sottolineato – anche padre Carlos che ha svolto per diversi anni questo servizio e che ora vola verso la sua Amazzonia. Padre Carlos torna in quella terra che è la sua di origine a ricordare e a testimoniare tutto questo insieme ai suoi fratelli cappuccini. Ed ora Padre Marco assume la responsabilità piena e diretta di questa comunità parrocchiale e di questa comunità santuariale”.
Al termine della celebrazione eucaristica padre Carlos ha salutato l’intera comunità. “Il mio ringraziamento – ha detto – va innanzitutto a nostro Signore che è l’artefice di tutto, che ci chiama e ci sorprende. In Amazzonia, dove sono cresciuto, da ragazzino ascoltavo mia madre raccontare la vita di San Francesco e la cosa che più mi colpiva era la spogliazione. Sognare non costa nulla, ma io non mi sono mai permesso neanche di sognare che un giorno avrei visitato Assisi perché mi sembrava una possibilità irraggiungibile. Invece non solo ho visitato Assisi, ma sono stato con voi dieci anni fratelli amati che mi avete fatto sentire a casa”. Infine Padre Carlos ha ringraziato tra gli altri, il vescovo, il presbiterio e il Vicariato di Assisi, i confratelli, il sindaco di Assisi Stefania Proietti, alcune fraternità e associazioni locali, come l’Ente Calendimaggio e la Parte de Sotto, presente con il proprio vessillo. Padre Marco ha sottolineato che “tutto quello che abbiamo celebrato bisognerà viverlo. Sono veramente grato al Signore, al vescovo, a Dio per questo dono. Le parole che mi risuonano dalla liturgia sono: essere scelto, benedetto, inviato. Sono tutti nomi dell’amore. Nell’omelia il vescovo ha detto che siamo tutti benedetti, chiamati, inviati, abbiamo una missione che impariamo da Dio giorno per giorno. In questo andremo insieme nel vedere i piani del Signore”. Infine a Padre Carlos sono stati consegnati alcuni doni, tra essi quelli del Consiglio di amministrazione della Fondazione diocesana Assisi Santuario della Spogliazione, della Città di Assisi e dell’Associazione Amici Carlo Acutis.