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Nuovo rettore al Santuario della Spogliazione: è padre Marco Gaballo

Il vescovo Sorrentino: “Grazie a padre Carlos che sarà l’apostolo della spogliazione nella sua Amazzonia”

ASSISI – “Padre Carlos ci saluta ma non per dirci un addio di separazione. Ormai il globo terrestre, il nostro pianeta è diventato piccolo, non c’è più la distanza che poteva esserci nei secoli passati, quando i frati cappuccini cominciarono a partire per il Brasile. E dunque gli diamo questo incarico di apostolo della spogliazione in Amazzonia, in quella terra che è stata una terra spogliata nella quale egli potrà ricordare cosa significa la spogliazione operata dalla violenza e insieme potrà ricordare la spogliazione di chi si spoglia per amore come San Francesco e il Beato Carlo Acutis”. Lo ha detto il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno monsignor Domenico Sorrentino all’omelia della santa messa celebrata domenica 16 aprile nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione per salutare e ringraziare padre Carlos Acácio Gonçalves Ferreira che, dopo circa 9 anni di servizio in diocesi come parroco e rettore del Santuario della Spogliazione, lascia Assisi per una grande parrocchia dell’Amazzonia e per accogliere il suo successore padre Marco Gaballo. All’inizio della santa messa il vescovo ha ricordato che “gli avvicendamenti nella Chiesa come nella società servono perché siamo fatti per dare il nostro servizio e poi per dare spazio ad altri che ci possono succedere. Nella Chiesa – ha aggiunto il vescovo – questo ha un’importanza ancora più grande perché ci ricorda che noi servitori passiamo e che al centro della nostra vita, della nostra attenzione, del nostro cuore deve rimanere Gesù, il Buon Pastore, il Crocifisso risorto”. Prima della benedizione del nuovo parroco, monsignor Sorrentino ha spiegato che padre Marco prende questo incarico “dopo essere stato già da un po’ con noi. Io – ha aggiunto il vescovo – fin da ora lo ringrazio. Ringrazio tanto di cuore – ha sottolineato – anche padre Carlos che ha svolto per diversi anni questo servizio e che ora vola verso la sua Amazzonia. Padre Carlos torna in quella terra che è la sua di origine a ricordare e a testimoniare tutto questo insieme ai suoi fratelli cappuccini. Ed ora Padre Marco assume la responsabilità piena e diretta di questa comunità parrocchiale e di questa comunità santuariale”.
Al termine della celebrazione eucaristica padre Carlos ha salutato l’intera comunità. “Il mio ringraziamento – ha detto – va innanzitutto a nostro Signore che è l’artefice di tutto, che ci chiama e ci sorprende. In Amazzonia, dove sono cresciuto, da ragazzino ascoltavo mia madre raccontare la vita di San Francesco e la cosa che più mi colpiva era la spogliazione. Sognare non costa nulla, ma io non mi sono mai permesso neanche di sognare che un giorno avrei visitato Assisi perché mi sembrava una possibilità irraggiungibile. Invece non solo ho visitato Assisi, ma sono stato con voi dieci anni fratelli amati che mi avete fatto sentire a casa”. Infine Padre Carlos ha ringraziato tra gli altri, il vescovo, il presbiterio e il Vicariato di Assisi, i confratelli, il sindaco di Assisi Stefania Proietti, alcune fraternità e associazioni locali, come l’Ente Calendimaggio e la Parte de Sotto, presente con il proprio vessillo. Padre Marco ha sottolineato che “tutto quello che abbiamo celebrato bisognerà viverlo. Sono veramente grato al Signore, al vescovo, a Dio per questo dono. Le parole che mi risuonano dalla liturgia sono: essere scelto, benedetto, inviato. Sono tutti nomi dell’amore. Nell’omelia il vescovo ha detto che siamo tutti benedetti, chiamati, inviati, abbiamo una missione che impariamo da Dio giorno per giorno. In questo andremo insieme nel vedere i piani del Signore”. Infine a Padre Carlos sono stati consegnati alcuni doni, tra essi quelli del Consiglio di amministrazione della Fondazione diocesana Assisi Santuario della Spogliazione, della Città di Assisi e dell’Associazione Amici Carlo Acutis.

Padre Carlos lascia Assisi sarà parroco in Amazzonia

Domenica 16 aprile alle ore 11 santa messa di congedo e ingresso del nuovo parroco padre Marco Gaballo

ASSISI – La parrocchia di Santa Maria Maggiore, il cda del Santuario della Spogliazione e tutta la comunità salutano padre Carlos Acasio Gonzales che, dopo circa 9 anni di servizio in diocesi come parroco e rettore del Santuario della Spogliazione, lascia Assisi per una grande parrocchia dell’Amazzonia. Per ringraziarlo del suo operato e per pregare insieme a lui in vista di questo nuovo percorso pastorale e salutare il suo successore padre Marco Gaballo, domenica 16 aprile il vescovo diiocesano, monsignor Domenico Sorrentino, presiederà la santa messa delle ore 11 nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione. Padre Carlos è un frate cappuccino che in questi anni si è distinto per aver coniugato il suo spirito missionario con le necessità dei tanti pellegrini che arrivano in Assisi, sui passi di San Francesco e, negli ultimi anni, del Beato Carlo Acutis; il suo sorriso e lo slancio verso gli ultimi e i giovani hanno contraddistinto il suo operato e il suo essere pastore. La Diocesi tutta lo saluta con affetto e lo accompagna nella preghiera, dando benvenuto al nuovo parroco.

Da Assisi a Venezia per il pellegrinaggio diocesano dei preadolescenti | Foto

Millenovecento ragazzi delle medie hanno invaso per tre giorni Assisi con un pellegrinaggio organizzato dal Patriarcato di Venezia per camminare sulle tracce di San
Francesco e Santa Chiara e per conoscere un testimone della fede dei giorni nostri come il beato Carlo Acutis, vivendo un’esperienza di Chiesa assieme a tutti gli accompagnatori giovani e adulti delle parrocchie.

I giovani e il Patriarca, monsignor Francesco Moraglia, hanno visitato tra l’altro anche il Santuario della Spogliazione e la porta di Francesco recentemente riscoperta: ad
accoglierli, il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, che ha raccontato la vita del Beato Carlo e i lavori di valorizzazione dell’antico episcopio. Domenica 19 il culmine della tre giorni con la celebrazione eucaristica presieduta dal Patriarca nella basilica superiore di San Francesco.

Nel “Giardino dei Giusti” di Assisi un ulivo dedicato a Palatucci (foto)

Monsignor Sorrentino: “Torniamo a un concetto di giustizia che sia di amore e solidarietà”

ASSISI – “Una società che non vive di profonda giustizia non vive di amore e solidarietà”. Lo ha detto il vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, nel corso della cerimonia che si è tenuta lunedì 6 marzo al Santuario della Spogliazione di Assisi in ricordo di Giovanni Palatucci. Giusto tra le Nazioni e Servo di Dio, il funzionario di polizia morto a Dachau è stato il protagonista della Giornata europea dei Giusti 2023 grazie a una iniziativa organizzata dalla Questura di Perugia e dal “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944” alla quale erano presenti, tra gli altri, la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, una rappresentanza degli Allievi del 220° corso Allievi Agenti dell’Istituto per Sovrintendenti “Rolando Lanari” di Spoleto, autorità civili, militari e religiose, il presidente del consiglio comunale di Montella (città natale di Palatucci) Ezio Moscariello, il coordinatore dell’associazione onlus Giovanni Palatucci di Trieste, Sergio Schirinzi, gli alunni del liceo Properzio e dell’Istituto Alberghiero di Assisi.

Sono stati ricordati la vita e l’impegno eroico di Palatucci, che negli anni della deportazione nazista, mentre era in servizio a Fiume, riuscì a mettere in salvo centinaia di ebrei. Un parallelo con quanto successo ad Assisi, come ha ricordato monsignor Sorrentino: “In questa sala della Spogliazione, speciale per il suo significato ed evocazione millenaria della giustizia, non possiamo non ricordare che la parola Giusto viene usata anche nel Vangelo e per noi deve avere un valore universale. Ottocento anni fa, Francesco e il suo vescovo sono stati complici di giustizia: Francesco si è spogliato di tutto e il vescovo, compiendo un atto in quel momento impopolare, lo ha accolto. Centinaia di anni dopo, tutta la città si è messa nello stesso alveo della giustizia compiendo un atto di illegalità per salvare gli ebrei che era di profonda legalità morale. Lo stesso alveo in cui ha agito Palatucci, che proveniva da una famiglia profondamente religiosa e che è stato guidato dallo zio vescovo. Oggi è tempo di ritornare a questo concetto di giustizia, perché una società che non vive di profonda giustizia non vive di amore e solidarietà”.

“Leggendo la sua storia – le parole del sindaco di Assisi, Stefania Proietti – si vede che quest’uomo di legge straordinario non ha esitato a compiere un atto di ‘insubordinazione a fin di bene’: a volte, come in quel caso, bisogna superare la legge umana perché il bene superiore è un altro. Dobbiamo dunque vedere dove stanno gli oppressi e da Assisi dobbiamo lanciare il messaggio che stare dalla parte giusta della storia è stare dalla parte di chi muore scappando da miseria, guerre, persecuzione e ingiustizia globale”.

“Coraggio – l’intervento del questore di Perugia Giuseppe Bellassai – è la parola che è risuonata prepotentemente nella mia mente e che risuona oggi, nella Giornata europea dei giusti, per la dedicazione di un ulivo, simbolo di pace e di giustizia, a Palatucci. Coraggio e ricordo sono ‘unite’ dalla parola ‘cor’: il nostro ricordo e fare memoria è giustificato dal cuore, dal sentimento che ha accompagnato le sue azioni”. Nel suo saluto, il prefetto di Perugia Armando Gradone ha sottolineato che “Palatucci, oltre alla figura eroica di cui si è detto, ci deve ricordare anche delle lezioni di storia, di essere pronti a intercettare possibili rigurgiti di razzismo e antisemitismo e quanto la difesa della dignità umana debba essere un principio di vita per tutti quanti”.

A Palatucci è stato dedicato un ulivo nel Giardino dei Giusti: “Una scelta – ha concluso Marina Rosati, ideatrice e curatrice del Museo della Memoria – che arricchisce questo spazio nato grazie alla collaborazione con Gariwo nel 2015 per ricordare i giusti della Shoah e i Giusti dell’umanità, persone del passato e del presente che hanno interrotto la catena del male”.

 

A Taranto la peregrinatio della reliquia di Carlo Acutis. Mons. Santoro, “la sua è una testimonianza trascinante”

“È sorprendente la partecipazione dei giovani, dei gruppi delle parrocchie, delle associazioni, dei movimenti e il numero di ragazzi che ha partecipato agli incontri nelle scuole. La testimonianza del beato Carlo Acutis è trascinante, perché nel fiore della sua gioventù spende la vita per un’ideale, l’incontro con Gesù, che è pienamente umanizzante”. Lo ha mons. Filippo Santoro, arcivescovo dell’arcidiocesi di Taranto, ieri sera a bilancio della settimana di peregrinatio nelle parrocchie della diocesi della reliquia del beato Carlo Acutis. Ieri sera in una cattedrale Gran Madre di Dio gremita, si è tenuta la veglia di preghiera conclusiva. Un’iniziativa promossa dall’Ufficio diocesano di pastorale giovanile. Più di 700 studenti hanno partecipato al mattino nelle scuole agli incontri con padre Carlos Acácio Gonçalves Ferreira, rettore del santuario della Spogliazione di Assisi, che ha racconto la storia e la testimonianza di questo giovane beato. Tantissimi hanno poi preso parte agli incontri serali, ogni giorno in una vicaria diversa. La reliquia, una ciocca di capelli di Carlo, resterà a Taranto, all’interno di una cappellina del seminario minore di Poggio Galeso e ogni 12 del mese verrà organizzato un momento di preghiera comunitaria. “Sono commosso nel vedere la risposta della diocesi di Taranto. Tantissima gente – è il commento di padre Gonçalves Ferreira – e poi tutti i giorni. Persone assetate di ascolto e preghiera e tanti ragazzi non iscritti alle lezioni di religione hanno partecipato nelle scuole. È un segno immenso di quanto il beato Carlo Acutis, tocchi i cuori e parli ai più giovani”. (via Agensir)

Oltre cinquecentomila ingressi al Santuario della Spogliazione

Porta di Francesco, tomba del Beato Carlo Acutis e Museo della Memoria fanno il pieno nel 2022

Flavia Pagliochini

ASSISI – Boom di presenze per il Santuario della Spogliazione, la porta di San Francesco riaperta nel maggio scorso, la tomba del Beato Carlo Acutis e il Museo della Memoria, fanno il pieno di interesse, visite e richieste. Sono stati infatti circa 500.000 i pellegrini che, nel corso del 2022, hanno visitato la chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione, dove è collocata la tomba del Beato Carlo Acutis e oltre 450 i gruppi prenotati.  Nelle presenze di gruppi, che sono stati 457 in 12 mesi, di cui 342 italiani e 115 stranieri, spiccano i mesi di luglio e agosto, periodo di maggior turismo ad Assisi, con – rispettivamente – 60 e 59 gruppi, in grandissima parte italiani (94, contro i 25 stranieri). Ci sono poi moltissimi pellegrini provenienti dalle grandi città italiane come Milano, Roma, Napoli, Firenze, Venezia, Padova ma anche da centri minori. Per quanto riguarda la visite, spopolano gli americani, croati, francesi, brasiliani, inglesi, austriaci e svizzeri. Nel 2021 erano stati 117 mila i pellegrini che, da novembre a settembre scorsi, avevano visitato la tomba del Beato Carlo Acutis mentre nel 2021, in occasione dell’apertura temporanea della Tomba, al Vescovado in 20 giorni erano transitate più di 41.410 persone, con una media giornaliera di 2.179 persone. Moltissime sono state anche le richieste per ricevere una reliquia del Beato, principalmente dall’Italia ma c’è grande domanda da Polonia, Brasile e Argentina e poi Albania, Repubblica Ceca, Germania, Spagna, Portogallo, Messico, Regno Unito e Usa. Cominciano ad arrivare anche richieste dall’India e dalle Filippine e due richieste sono arrivate anche dal Libano e da Malta.

Come spiega il rettore del Santuario, fra Carlos Acacio Gonçalves Ferreira, “È commovente vedere con quale sete, desiderio e anche curiosità arrivano da tutte le parti d’Italia e dall’estero e da ogni condizione: bambini, ragazzi, giovani, adulti, anziani, laici, sacerdoti, consacrati, vescovi e cardinali. Chi per visitare la chiamata ‘Porta della Spogliazione di San Francesco’; chi per visitare il Museo della Memoria, chi per pregare e per conoscere meglio la vita del giovane beato Carlo Acutis l’affascinante ‘santo’ dell’era digitale”.

 

“È bello vedere – ancora fra Carlos – il crescente interesse per la sua figura non solo dei lontani, ma delle parrocchie della nostra Diocesi di Assisi, di Foligno e di Perugia per citare alcune più spesso presenti con gruppi della prima comunione, cresima e post cresima. Un polo di spiritualità, di memoria e di cultura che si sta rivelando sempre più attraente e significativo. I racconti dei pellegrini fanno pensare come Carlo Acutis stia in qualche modo “aggiornando” il potente messaggio del Poverello di Assisi e di Santa Chiara, rendendoli più che mai validi e attuali, sorgente di ispirazione umana e cristiana nonché di stimolo alla santità. Colpisce la presenza massiccia di giovani e ragazzi che giungano al

Santuario e l’attenzione con cui seguono le catechesi e l’interesse che dimostrano con le loro domante e le loro curiosità. Il Santuario ‘della svolta di Francesco’ sta facendo ‘svoltare’ tanti, che iniziano a in qualche modo misurarsi con la sua spogliazione e con la testimonianza di santità giovanile del beato Carlo Acutis”.

Gli orari delle Messe nel Tempo di Natale

Tutte le celebrazioni dal 24 dicembre al 6 gennaio al Santuario della Spogliazione

Sabato 24 dicembre

ore 18.00 – S. Messa Vespertina nella Vigilia

ore 23.00 – S. Messa nella notte di Natale

 

Domenica 25 dicembre

ore 9.30 e 11.00 – S. Messa Natale del Signore

 

Lunedì 26 dicembre

ore 9.30 e 11.00 – S. Messa

  1. Quest’anno NON ci sarà la Messa nella Chiesa di S. Stefano causa lavori

 

Sabato 31 dicembre

ore 18.00 – S Messa nella Solennità di Maria Madre di Dio

– Canto del Te Deum

ore 22.30-00.30 – Veglia di Adorazione Eucaristica e Ringraziamento

 

Domenica 01 gennaio

Ore 9.30 e 11.00 – S. Messa Solennità di Maria Madre di Dio

Canto Veni Creator Spiritus

-Giornata mondiale della Pace

 

Giovedì 05 gennaio

ore 18.00 – S Messa nella Solennità dell’Epifania del Signore

 

Venerdì 06 gennaio

ore 9.30 e 11.00 – S. Messa Solennità dell’Epifania del Signore

Giornata dell’Infanzia missionaria

Da Assisi un progetto per sostenere una nuova economia – (Guarda il video)

Presentata a Roma l'edizione 2023 del Premio Francesco d'Assisi e Carlo Acutis per un'economia della fraternità

ROMA – Un’economia generativa, che includa e non escluda, che faccia vivere e non uccida, e che contribuisca a migliorare il mondo con un approccio olistico e non settoriale. Sulla scia di The Economy of Francesco e nel segno di un’economia della fraternità si rinnova il premio internazionale “Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per un’economia della fraternità” che con il riconoscimento assegnato nel 2022 sta permettendo la realizzazione di Ecobriqs Charcoal Briquettes, progetto portato avanti da un gruppo di 15 persone con disabilità, senza lavoro e poverissime, della diocesi di Pasig, nelle Filippine (Manila metropolitana), e anche di “Farm of Francesco”, una rete mondiale di giovani per riconciliare agricoltura e ambiente.

Presentata a Roma, nella Sala Marconi di Radio Vaticana, l’edizione 2023 del Premio: sono intervenuti monsignor Domenico Sorrentino, vescovo delle diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, padre Giulio Albanese, missionario comboniano e membro della commissione valutativa del Premio, monsignor Anthony Figueiredo, coordinatore del Premio, e Catalina Hinojosa dall’Ecuador, una delle promotrici del progetto Farm of Francesco.

“Noi – le parole del vescovo monsignor Sorrentino – siamo convinti di essere veramente fratelli e sorelle con tutti senza nessuna eccezione.  Ad Assisi sono sepolti Francesco, protagonista del gesto della spogliazione e Carlo Acutis, una bomba energetica che costruisce e attrae migliaia di persone. Ad Assisi il Papa ha chiamato tanti giovani per firmare un patto per una nuova economia, e per questo da Assisi attiviamo percorsi per creare un’economia diversa, in cui la fraternità sia il concetto cardine. Con questo premio cerchiamo nelle regioni più povere del mondo qualcuno che, con talento e intelligenza, e in sinergia con altre persone, possa fare qualcosa di bello per il suo territorio. E lo sosteniamo concretamente, senza dimenticare che non esiste solo quella iniziativa particolare, ma esiste un patrimonio di iniziative simili che possiamo mettere in circolo per costruire un mondo migliore aiutandoci insieme con riforme e rinnovamento nel senso della fraternità che parte da ciascuno di noi”.

Padre Albanese ha ricordato come il Premio si occupi delle “periferie geografiche ed esistenziali, come le ha definite Papa Francesco. Ed è una idea geniale perché si tratta di un riconoscimento che manifesta grande attenzione nei confronti dei giovani, è un onore far parte della commissione valutativa e leggere progetti di grande talento e sensibilità. Questo premio si è fatto interprete dell’ecologia integrale così come fatta, voluta da Papa Francesco ed è focalizzato sulla casa comune. Viviamo in un mondo che è un villaggio globale, siamo tutti sotto lo stesso tetto e i problemi e le sfide delle periferie del mondo ci toccano da vicino, nessuno si salva da solo, la questione ambientale, il tema dello sviluppo e delle questioni economiche non possono essere separati, come dimostrano i progetti della scorsa edizione che hanno un approccio olistico. La fantasia e l’estro di questi progetti ci rendono evidente che non siamo solo in un’epoca di cambiamenti ma che stiamo vivendo un cambiamento d’epoca”.

“Davanti alla cultura dello scarto – le parole di monsignor Figueiredo – bisogna tornare a curare la casa comune cominciando dalla persona che ha bisogno. Con questo premio la diocesi di Assisi – Nocera Umbra e Gualdo Tadino aiuta concretamente le persone a creare un rinnovamento della mentalità odierna, passando a un’economia che fa vivere e non uccide, umanizza e non disumanizza, include e non esclude. Il premio vinto l’anno scorso dalla diocesi di Pasig nelle Filippine lo dimostra, con 50.000 euro è stata costruita una fabbrica e ora persone disabili, anche gravi, stanno lavorando con dignità e ora sono inseriti nella società. Si tratta di un premio che vuole essere generativo, in cui tutti offrono un contributo per una società nuova”.

Come detto l’anno scorso oltre al progetto nelle Filippine, i promotori del premio hanno anche deciso di sostenere Farm of Francesco con un contributo di 15.000 euro: è progetto frutto di Agriculture & Justice Village, uno dei villaggi di Economy of Francesco, che ha lo scopo di combattere la desertificazione del suolo, questo progetto studia metodologie che permettono di coltivare la terra in maniera sostenibile, senza renderla sterile. “Un percorso cominciato – ha spiegato Hinojosa – sentendo le ingiustizie che i contadini vivono nel mondo e cercando di creare un insieme di fattorie rigenerative che creino anche comunità. Il progetto è partito da Nigeria e Brasile con l’obiettivo di accompagnare i produttori per generare un impatto positivo nei villaggi e vivere in pienezza la Laudato Si’. Grazie al sostegno del Premio abbiamo completato la prima fase, l’analisi delle problematiche e dei bisogni, abbiamo parlato con i produttori per capire cosa c’è nel loro territorio e cosa possiamo fare, ora stiamo creando una piattaforma di educazione online per caricare contenuti e materiale di formazione. Noi giovani siamo il presente e, anche se a volte è difficile, grazie a questo premio possiamo dare una risposta”.

“L’economia è una somma di tante operazioni – la conclusione del cardinale Francesco Montenegro che aveva partecipato all’edizione 2022 – in cui però non si dà mai la debita importanza all’uguale: l’economia della fraternità è dare importanza a quell’uguale che permette di cambiare le cose. Bisogna ripartire dagli ultimi, dai poveri che sono nostri maestri e hanno qualcosa da dirci, e che vanno messi in condizione di saper fare. Complimenti per questa iniziativa, spero che anche altri salgano su questo treno: più ricco è il treno, più poveri saranno maestri e si costruirà fraternità. In bocca al lupo”.

Come previsto nello statuto e nel regolamento, è istituito allo scopo di “promuovere un rinnovamento dell’economia all’insegna dell’universale fraternità di tutti gli esseri umani a partire dalla condizione e dagli interessi dei più umili e disagiati, nella prospettiva evangelica dell’unica paternità di Dio e del suo disegno di amore per tutti i suoi figli”. Il progetto vincitore – c’è tempo fino al 31 gennaio per presentare le domande – riceverà anche quest’anno una corresponsione in denaro di al massimo 50.000 euro, frutto della sensibilità di un comitato di sostenitori. Al vincitore sarà inoltre consegnato un foulard con l’immagine della spogliazione, realizzato da Brunello Cucinelli e un’icona con il logo del Premio, con i volti di San Francesco e del Beato Carlo Acutis che sono stati mostrati durante la conferenza stampa.

L’obiettivo del premio è fornire un aiuto concreto ad avviare processi economici che nascono dal basso nel rispetto della persona, in un clima di fraternità e che siano d’esempio per la diffusione di un’economia fraterna, umana e solidale. Possono partecipare al premio persone, enti, associazioni e società, di qualunque parte del mondo, e specialmente nelle regioni più povere, in partenariato. Il bando pubblicato e sostenuto dalla Fondazione diocesana di religione – Santuario della Spogliazione istituita dalla diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino è online sul sito www.francescoassisicarloacutisaward.com.

Giovani da tutta Italia ad Assisi per il Worship music festival

Appuntamento dal 2 al 4 dicembre con momenti di musica, preghiera, concerti e formazione

ASSISI – Sono già 200 gli iscritti ai vari momenti di formazione artistica e musicale nell’ambito del “Worship Music Festival con Francesco d’Assisi e Carlo Acutis”, la manifestazione in scena dal 2 al 4 dicembre ad Assisi. Tantissimi i giovani da fuori regione che vogliano partecipare alle tre intense giornate di festa tra musica e preghiera. Fra Alessandro Brustenghi, Romilda Cozzolino, Marco Mammoli, il Kantiere Kairòs, i Reale, i The Sun, celebre rock band che ha portato la musica cristiana alla ribalta nazionale e che festeggerà i primi 25 anni di carriera con un concerto al teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli il 3 dicembre, stanno lavorando affinché questa edizione possa essere la prima di una serie di appuntamenti dedicati alla preghiera, alla musica e alla lode. “I nostri ragazzi – spiega il vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino – sono tempestati da canzoni, rapper che sono ben lontani non solo dalla fede, ma anche dalla bellezza del Creato, dalla gioia di vivere, dalla forza dell’amicizia. E noi cristiani che abbiamo questa fortuna di avere nel Vangelo parole di vita, dobbiamo far sentire la nostra voce e dare spazio a chi, per fortuna sempre di più, musica e scrive testi di questo tipo”.

Un denso programma di momenti di catechesi, preghiera cantata, concerti e momenti di formazione sul mondo della discografia, attende gratuitamente tutti gli appassionati, ma anche quanti vorranno semplicemente godere della bellezza e della potenza evocativa della musica di lode. L’intenso programma del festival di dicembre, promossa dalla Fondazione diocesana Assisi Santuario della Spogliazione, in collaborazione con Proscenium e con il patrocinio della Città di Assisi, offrirà importanti momenti di formazione per quanti desiderano imparare ad esprimere con la musica gli aneliti del cuore: fra Alessandro Brustenghi spiegherà come si scrive un testo; i musicisti Michele Rosati e Jo Di Nardo daranno indicazione su come comporre una canzone. Interverrà poi anche fra Graziano Maria Malgeri, animatore vocazionale, docente di Teologia patristica e Storia della Chiesa antica e autore di molti testi di musica cristiana, che spiegherà come trasformare l’ispirazione in parole. Non mancherà infine un momento formativo sul vasto e complesso mondo della discografia: il produttore Andrea Marco Ricci illustrerà il mercato musicale e come si fa a promuovere e diffondere un brano.

L’ingresso a tutti i momenti è libero e gratuito e c’è ancora possibilità di iscriversi, previa registrazione tramite il seguente form online https://forms.gle/x78oQJQYryt6Goxo9.

Per informazioni: w.m.f.assisi@gmail.com