Category Archives: News ed Eventi

Beato Carlo Acutis, riconosciuto il miracolo da parte del Papa

Assisi in festa per la prossima canonizzazione del giovane, ora si attende la data - (guarda l'intervista alla mamma dopo l'annuncio)

ASSISI – E’ stato annunciato dalla Sala Stampa vaticana che un miracolo compiuto per
intercessione del beato Carlo Acutis è stato riconosciuto da papa Francesco il quale ha
autorizzato il Dicastero per le cause dei Santi a pubblicare il relativo decreto. Su questa
base, in data da definire, Carlo sarà proclamato santo, passando così dal culto locale che
è proprio dello status di beato, al culto universale che caratterizza i santi canonizzati.   La
Chiesa di Assisi è in festa. Sia lode al Signore, che sta facendo grandi cose, per dare un
colpo d’ala al nostro entusiasmo nella coerenza cristiana e nell’annuncio del Vangelo.
Grazie anche al Santo Padre che sta assecondando l’opera di Dio. Trovandomi ancora a
Roma, dove si conclude  la CEI, conto di arrivare in serata ad Assisi,    per ringraziare il
Signore nella celebrazione eucaristica. Ma fin d’ora mi unisco ai fedeli che si trovano nel
Santuario per una preghiera di lode. Voglia il Signore continuare la sua opera attraverso la
testimonianza del beato Carlo. Egli potrà essere chiamato “Santo” e venerato con il culto
liturgico dovuto ai Santi solo dopo la canonizzazione. Liturgicamente, pertanto, tutto
rimane come prima. Ma esprimiamo con esultanza la nostra gioia in unione con la
famiglia, specie il papà Andrea e la mamma Antonia, e tutti i devoti di Carlo sparsi nel
mondo. Egli ci ottenga dal Signore di amarlo come lo ha amato lui, soprattutto nella Santa
Eucaristia. In attesa di rivedervi, vi benedico di cuore

+ Domenico Sorrentino, Vescovo

Assisi, 23 maggio ’24

 

O’Malley: “Qui i fedeli si riuniscono in un Cenacolo di Pentecoste”

Celebrazione eucaristica dell’arcivescovo di Boston al Santuario della Spogliazione di Assisi

ASSISI – “La spogliazione di Francesco è il momento del suo “Abbà Padre”. Per me questo è il momento cruciale della vita di Francesco, è la base teologica della sua vocazione, la sua assoluta fiducia nella paternità di Dio, il suo desiderio di seguire Gesù povero e crocifisso”. Lo ha detto il cardinale di Boston, Sean O’Malley nel corso dell’omelia della celebrazione eucaristica di domenica 19 maggio, nella chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione. Il cardinale, dopo essersi soffermato sull’importanza della Pentecoste, ha poi evidenziato il significato della scelta di San Francesco. “L’aver rinunciato e avere messo tutta la sua vita nelle mani di Dio rende Francesco disponibile a seguire Cristo e annunciare la buona Novella. Questo carisma – ha aggiunto – è così forte che si diffonde a macchia d’olio; la sua vocazione ha cambiato il corso della storia e ci ha convocato qui da tutto il mondo. Il carisma che abbiamo ricevuto non è un documento o una filosofia, ma uno stile di vita trasmesso da uomini il cui cuore è infiammato. La strada che ci propone Papa Francesco è quello della vicinanza. Dobbiamo essere vicini a Dio con la preghiera reale e condivisa. La nostra vicinanza a Cristo povero e crocifisso è segno distintivo della nostra spiritualità. Ai nostri giorni uno dei frutti del carisma di Francesco è Carlo Acutis. Ora qui i fedeli si riuniscono in questo nuovo Cenacolo di Pentecoste”.

Un altro momento interessante sul carisma francescano che sprigiona dal Santuario della Spogliazione è stato vissuto anche nel pomeriggio di sabato 18 maggio durante il convegno: “Tra Frate Sole e Sorella Morte, il Cantico da San Damiano al Vescovado, una riscoperta verso il 2025” al quale hanno preso parte il vescovo di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, monsignor Domenico Sorrentino, il poeta Davide Rondoni, presidente del “Comitato nazionale per la celebrazione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi”, il frate conventuale padre Felice Autieri e il direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi, Marina Rosati. “Che cosa succede al Cantico di Frate Sole se lo leggiamo a partire dalle due ultime strofe? Le sei strofe riguardanti gli elementi materiali sono ben note. In questo tempo in cui l’istanza ecologica si è fatta drammatica, aver riscoperto la profezia di Francesco d’Assisi anche sotto questo profilo concentra ancor più lo sguardo su di esse. Le due ultime finiscono per essere quasi dimenticate. Persino imbarazzanti. Con esse, in effetti, lo scenario cambia”, ha detto il vescovo Sorrentino “La questione dell’unità della composizione del Cantico – ha aggiunto ancora – è risolta dagli storici distinguendo lo sfondo e i tempi in cui nascono i due tipi di strofe: le prime, naturalistiche, hanno il loro grembo a San Damiano, e le altre, umanistiche, richiamano altro tempo e luogo, e cioè, la penultima legata all’episodio della riconciliazione di vescovo e podestà; l’ultima strofa, legata ai giorni in cui Francesco fu degente nel Vescovado prima di scendere, nel collasso finale, alla Porziuncola per accogliere “sorella morte”. Nelle ultime strofe, è prepotente l’aria del Vangelo. Andando verso l’anno centenario del Cantico (2025), questa importante creazione di Francesco, il Cantico di frate Sole, non potrà essere rivisitata se non in questo suo messaggio globale, ben incastonato, per le strofe sulla natura, nella spiritualità francescana della lode, sgorgante a San Damiano, e per le ultime due strofe, nella prospettiva, esistenziale e sofferta, sullo sfondo del vescovado, come esso sta ormai da alcuni anni ritornando alla luce nell’ottica del Santuario della Spogliazione”.

Padre Felice Autieri dopo aver approfondito le varie esperienze che hanno caratterizzato la vita di Francesco ha parlato dei suoi atti di riconciliazione. “Francesco – ha detto – va incontro alla morte con le sue certezze, ma anche con le sue paure. Egli non ha problemi a chiamare la morte come sorella. Francesco è autenticamente santo perché innanzitutto è stato autenticamente uomo. Francesco non è l’uomo che detta formule, ma egli parte dalla sua esperienza di uomo”. Il poeta Rondoni ha spiegato che nessuno ha mai fatto un commento poetico al Cantico delle Creature. “Francesco – ha detto Rondoni – è un Santo che mentre sta morendo alza una prosa poetica rimata e si rivolge ai suoi frati cantando. Egli non lascia solo la Regola, o il testamento, ma anche una poesia. Il Cantico è un testo commentatissimo che fa impazzire i filologi. Le poesie non si capiscono, ma si comprendono, si imparano a memoria. Francesco nel Cantico mette in scena una grande lode per qualcosa che non è suo. Il Cantico non è un canto ecologico. Per Francesco la natura è un segno è qualcosa che fa vedere l’invisibile. Noi non siamo la cultura che l’essenziale deve essere visibile agli occhi. Tutto nella nostra cultura è segno: l’arte, i sacramenti. Il perdono è contro la natura, è come l’arte. Francesco mette in scena l’uomo come perdono. È un grande poeta”.

Il Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis sosterrà un progetto dell’Amazzonia

È andato a “A Graça do Trabalho” (“La Grazia del Lavoro”), un progetto che nasce con l’idea di offrire un lavoro dignitoso ai giovani indigeni, e, allo stesso tempo, nutrire i bambini con cibi più sani, tipici delle culture amazzoniche (frutta e verdura di stagione, polli e uova, che ora arrivano surgelati dopo mesi di lunghi viaggi, utilizzando tanta benzina per barche e camion con il conseguente inquinamento dell’ambiente), l’assegno da 40.000,00 euro del Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per una economia della fraternità, insieme a un’icona con l’immagine di San Francesco d’Assisi e del Beato Carlo Acutis, e un foulard della spogliazione realizzato dall’imprenditore Brunello Cucinelli.

Il progetto è stato scelto tra i 33 in cinque lingue (inglese, italiano, francese, portoghese e spagnolo) arrivati da 24 nazioni e 5 continenti (Africa – 17, America – 7, Asia – 5, Europa – 3, e Oceania – 1). Il riconoscimento di quest’anno va all’America, quarto continente a riceverlo, dopo l’Europa (Italia) nel 2021, l’Asia (Filippine) nel 2022, e l’Africa (Chad) l’anno scorso. Gli altri 10.000,00 euro del premio sono andati al progetto intitolato “Mihavotras” (“Si salva insieme”), proveniente dal Madagascar (Africa) che, sostenuto dalla Caritas locale, mira ad aiutare le donne vulnerabili tramite la creazione di alcune cooperative che possano offrire loro un lavoro.

Il vincitore del Premio e l’altro progetto sostenuto sono stati annunciati nel corso della mattinata di sabato 18 maggio che ha visto la partecipazione, al Santuario della Spogliazione – Chiesa di Santa Maria Maggiore, del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, del cardinale Sean O’Malley, arcivescovo di Boston, e dell’onorevole Emanuele Prisco, sottosegretario di Stato per l’Interno, in rappresentanza del Governo.

Il vescovo Sorrentino si è soffermato sulla spogliazione di Francesco “un grande gesto che pone nella storia dell’umanità una direttrice di marcia: il suo privarsi di tutto non è rifiutare l’economia, ma rifondarla. Francesco ci spiega che dobbiamo rovesciare il senso del denaro: da qui anche il senso del nostro Premio, cui quest’anno sono arrivate decine e decine di progetti. Il nostro, più che un riconoscimento, è una scuola, una maniera di riflettere in modo organizzato e partecipativo, quasi un laboratorio, per un nuovo modo di fare economia, che deve essere un’adeguata gestione della casa comune, altrimenti non può dirsi tale”.

Nel suo intervento, il cardinale O’Malley ha ricordato “l’ethos fondamentale del Premio: ‘Toccare la carne di Cristo, dare voce alle sue piaghe nei nostri fratelli e sorelle scartati’. Per questo, nelle parole di Papa Francesco, abbiamo bisogno di ‘una economia diversa, quella che fa vivere e non uccide, include e non esclude, umanizza e non disumanizza, si prende cura del creato e non lo depreda’. Mi congratulo per questa bella iniziativa, che diventa una scuola per una economia diversa tramite i sostenitori, le varie Commissioni e i proponenti dei progetti. Vi incoraggio di andare avanti su questa scuola dell’economia della fraternità”.

ll sottosegretario Prisco ha portato il saluto del Presidente del consiglio Giorgia Meloni, ricordando che “il tema dell’economia sostenibile è cruciale nel contesto attuale in cui le disuguaglianze economiche e sociali sono sempre più evidenti. Dobbiamo continuare a lavorare insieme per creare un mondo in cui ogni individuo abbia accesso a opportunità economiche e sociali equamente distribuite e in cui il nostro pianeta sia rispettato e protetto per le generazioni future. La sfida – di cui ci sentiamo partecipi – è quella di fronteggiare la carenza di risorse di lavoro, e dunque di prospettive, per le nuove generazioni. Il progetto vincitore di questa edizione va in questa nobile – e direi francescana – direzione”.
Intanto venerdì 17 maggio grande successo per la performance musicale “Il Cantico di Frate Sole”, a cura di Commedia Harmonica, in cui il maestro Simone Cristicchi ha proposto un estratto dal suo spettacolo teatrale “Franciscus – Il folle che parlava agli uccelli”, recitando anche il Cantico di Frate Sole. “Ho fatto fatica a trattenere l’emozione – ha detto Cristicchi alla fine della performance – perché esibirmi qui, in questo luogo così speciale, è stato davvero un onore; Francesco è di tutti ma non per tutti”.

Inculturazione, globalizzazione, camminare insieme, camminare insieme alla natura, cambiamenti climatici, alcolismo, violenza, suicidio, giovani, sostenibilità, vocazioni indigene. Sono queste le parole chiave sulle quali si è basato l’intervento dei frati missionari fra Paolo Maria Braghini e fra Carlo Maria Chistolini durante il convegno: “Le sfide dell’Amazzonia e dell’Africa per un’economia della fraternità” che ha aperto la tre giorni. Al convegno è inoltre intervenuto padre Gerald Kpadhingo, dell’associazione Madre Africa. I due frati missionari in Brasile hanno spiegato che parlare di Amazzonia è già una sfida, in quanto non si può parlare di una sola Amazzonia ma di molte Amazzonie. Dopo 15 anni, abbiamo riaperto la parrocchia. Ci abbiamo messo tre anni solo per scoprire tutti i villaggi e conoscere gli abitanti.

Durante il suo intervento padre Gerard Kpadhingo ha detto che parlare di economia della fraternità significa “tornare ai primordi del cristianesimo. L’Africa è un continente gigante dove ci sono tantissime potenzialità: umane e nel sottosuolo. È ricca di senso della famiglia, di fratellanza, fraternità, comunione, amicizia: filosofia vitale che viene vissuta attraverso vari momenti. La chiesa rimane un punto di riferimento, di appartenenza indispensabile. L’economia è un rimedio contro l’egoismo. Abbiamo il compito di avviare la costruzione di un mondo nuovo radicato nel Vangelo. È necessaria una leadership creativa per sviluppare la capacità produttiva dei beni di prima necessità. Dobbiamo rendere gli stessi africani forza trainante del loro sviluppo”.

La tre giorni del Santuario della Spogliazione è organizzata dalla Fondazione diocesana Assisi Santuario della Spogliazione, con la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e il patrocinio del Comitato nazionale per la celebrazione dell’ottavo centenario morte di San Francesco d’Assisi. Info su www.assisisantuariospogliazione.it • www.diocesiassisi.it e sui social della Diocesi e del Santuario.

Al via la tre giorni di festa per il Santuario della Spogliazione

Inculturazione, globalizzazione, camminare insieme, camminare insieme alla natura, cambiamenti climatici, alcolismo, violenza, suicidio, giovani, sostenibilità, vocazioni indigene. Sono queste le parole chiave sulle quali si è basato l’intervento dei frati missionari fra Paolo Maria Braghini e fra Carlo Maria Chistolini durante il convegno: “Le sfide dell’Amazzonia e dell’Africa per un’economia della fraternità” che si è tenuto venerdì 17 maggio nel pomeriggio nella chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione in occasione del settimo anniversario dell’inaugurazione del Santuario della Spogliazione stesso. Al convegno è inoltre intervenuto padre Gerald Kpadhingo, dell’associazione Madre Africa.

I due frati missionari in Brasile hanno spiegato che parlare di Amazzonia è già una sfida, in quanto non si può parlare di una sola Amazzonia ma di molte “Amazzonie”.

Parlando della cultura, dei simboli che caratterizza questa terra, dell’opera di evangelizzazione che stanno portando avanti, fra Paolo Barghini ha sottolineato che “dobbiamo imparare a lasciarci aiutare a vivere il Vangelo nella loro realtà dai laici indigeni e dar vita ad un processo di comprensione. È necessario ascoltarli per riuscire a far crescere la chiesa ed evangelizzare. Dopo 15 anni abbiamo riaperto la parrocchia. Ci abbiamo messo tre anni solo per scoprire tutti i villaggi e conoscere gli abitanti. Oggi abbiamo quasi 100 giovani missionari che visitano i villaggi”. Padre Chistolini ha spiegato che in quei luoghi “chi detta le regole è Madre natura. La natura è forte è dominante”. Spesso si deve fare i conti con le alluvioni, le epidemie. “Il tempo – ha detto – deve diventare il tuo alleato”. Una delle criticità è l’esodo dei giovani che lasciano i villaggi per andare a vivere nella capitale dove trovano molte difficoltà per sopravvivere. Per contro ci sono molti giovani che sono protagonisti della catechesi. “Abbiamo – ha detto fra Paolo – centinaia di giovani catechisti”. Per quanto riguarda le vocazioni è stato adottato un nuovo percorso che prevede la formazione all’interno del loro villaggio di appartenenza per evitare che si ‘perdano’ e che non facciano più ritorno alle loro origini. Un nuovo progetto riguarda la nascita di una radio comunitaria. “Ci siamo accorti – hanno detto – che una delle difficoltà era la comunicazione tra i vari villaggi. La radio è un’occasione per comunicare, ma anche per evangelizzare”.

Durante il suo intervento padre Gerard Kpadhingo ha detto che parlare di economia della fraternità significa “tornare ai primordi del cristianesimo. L’Africa è un continente gigante dove ci sono tantissime potenzialità: risorse umane e sottosuolo. È ricca di senso della famiglia, di fratellanza, fraternità, comunione, amicizia: filosofia vitale che viene vissuta attraverso vari momenti. La chiesa rimane un punto di riferimento, di appartenenza indispensabile. L’economia è un rimedio contro l’egoismo. Abbiamo il compito di avviare la costruzione di un mondo nuovo radicato nel Vangelo. È necessaria una leadership creativa per sviluppare la capacità produttiva dei beni di prima necessità. Dobbiamo rendere gli stessi africani forza trainante del loro sviluppo”.

Il vescovo monsignor Domenico Sorrentino ha concluso dicendo che “dobbiamo prendere coscienza della generatività, del mistero e dell’esperienza della spogliazione. Il mistero di Dio di un Dio che si spoglia è il punto chiave di questo Santuario. Qui siamo portati al cuore della fede. Dobbiamo perderci per l’altro, finire di essere propri per essere in comunione, essere famiglia. Non parliamo di Santuario della Spogliazione di Francesco, ma di Santuario della Spogliazione che riguarda Dio. Francesco e Carlo sono delle vie”.

In serata grande successo per la performance musicale “Il Cantico di Frate Sole”, a cura di Commedia Harmonica, in cui il maestro Simone Cristicchi ha proposto un estratto dal suo spettacolo teatrale “Franciscus – Il folle che parlava agli uccelli”, recitando anche il Cantico di Frate Sole. Tutte le foto sul sito della diocesi

Festa al Santuario della Spogliazione, si apre con Cristicchi

Tutto pronto per il settimo anniversario in programma dal 17 al 19 maggio: presenti anche il cardinale Sean O’Malley, l’onorevole Prisco e Brunello Cucinelli

“Celebriamo anche quest’anno la festa del Santuario della Spogliazione con il cuore pieno di speranza perché, ricordando il gesto di San Francesco, ciascuno di noi possa imparare a spogliarsi un po’ di sé e aprirsi ai fratelli. Tre giorni per pregare, riflettere e approfondire temi importanti ma soprattutto per dire a tutti i governanti del mondo ‘basta alla guerra e alla produzioni di armi’”. Sono queste le parole del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, in vista della tre giorni di eventi “#Nulla di proprio. Per un mondo senza guerra” in programma da venerdì 17 a domenica 19 maggio in occasione del settimo anniversario dell’inaugurazione del Santuario della Spogliazione di Assisi, istituito nel 2017, dove si terranno tutti gli eventi in programma. Ospite d’eccezione il maestro Simone Cristicchi, che si esibirà venerdì sera, alle ore 21,15 nell’ambito della performance musicale “Il Cantico di Frate Sole”, a cura di Commedia Harmonica, proponendo un estratto dal suo spettacolo teatrale “Franciscus – Il folle che parlava agli uccelli” (Ingresso libero fino ad esaurimento posti). La festa del Santuario si aprirà già nel pomeriggio di venerdì 17 alle ore 16,30 con la santa messa presieduta da fra Paolo Braghini, missionario OFMCap in Amazzonia (Parroco a Belém do Solimões). A seguire alle ore 17,30 il convegno: “Le sfide dell’Amazzonia e dell’Africa per un’economia della fraternità” al quale intervengono lo stesso fra Paolo Maria e fra Carlo Maria Chistolini, missionari in Brasile, e padre Gerard Kpadhingo, dell’associazione Madre Africa. Sabato 18 maggio alle ore 11,00 ci sarà la consegna del “Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per una economia della fraternità”, a cui prenderanno parte il cardinale Sean O’Malley, arcivescovo di Boston, Brunello Cucinelli, presidente esecutivo e direttore creativo della Brunello Cucinelli Spa e l’onorevole Emanuele Prisco, sottosegretario di Stato per l’Interno, in rappresentanza del Governo. Alle ore 16,30 la Santa Messa presieduta da monsignor Anthony Figueiredo e alle 17,30 il convegno: “Tra Frate Sole e Sorella Morte, il Cantico da San Damiano al Vescovado, una riscoperta verso il 2025”, con gli interventi di monsignor Domenico Sorrentino; del poeta Davide Rondoni, presidente del “Comitato nazionale per la celebrazione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi”; e padre Felice Autieri, OFMConv. Alle ore 21 l’adorazione eucaristica animata da NOVA LAUDE (Arca di Nazareth). Domenica 19 maggio, infine, alle 9,30 la santa messa presieduta da padre Marco Gaballo OFMCap, rettore del Santuario della Spogliazione, e alle ore 11 la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale O’Malley. La tre giorni del Santuario della Spogliazione è organizzata dalla Fondazione diocesana Assisi Santuario della Spogliazione, con la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e il patrocinio del Comitato nazionale per la celebrazione dell’ottavo centenario morte di San Francesco d’Assisi. Info su www.assisisantuariospogliazione.it • www.diocesiassisi.it e sui social della Diocesi e del Santuario.

Continua il pellegrinaggio della reliquia del Beato Carlo in Irlanda

Si chiuderà domani, martedì 14 maggio, il quinto viaggio della reliquia del Beato Carlo Acutis in Irlanda, nell’arcidiocesi di Armagh e nelle diocesi di Down e Conor dall’11 al 14 maggio. (Continua dopo la foto)

Nello specifico, la reliquia è stata portata al Priorato di Benburb, fondato dai Servi di Maria, che conferì al Beato Carlo il sacramento del Battesimo. Lunedì 13 maggio, memoria della Madonna di Fatima, per cui Carlo aveva una particolare devozione, la reliquia è stata trasferita nelle parrocchie di San Nicola (Ardglass) e Saint Mary’s (Dunsford) con la messa celebrata dal neo insediato vescovo Alan McGuckian. Ad accompagnare la reliquia, un frammento del pericardio, la membrana che proteggeva il cuore del Beato, è stato monsignor Anthony Figueiredo, responsabile delle Relazioni Internazionali della diocesi di Assisi.

La reliquia del Beato Carlo Acutis di nuovo in Irlanda

Pellegrinaggio dall’11 al 14 maggio nell’archidiocesi di Armagh e nelle diocesi di Down e Conor

ASSISI – “Per la quinta volta una reliquia del Beato Carlo Acutis andrà da Assisi all’Irlanda. Questo primo Beato del millennio, che segue le orme di San Francesco d’Assisi, ci invita ‘a stare sempre uniti a Gesù: questo è il mio programma di vita’”. Sono le parole del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino, in vista del nuovo pellegrinaggio della reliquia di Carlo Acutis, nell’arcidiocesi di Armagh e nelle diocesi di Down e Conor dall’11 al 14 maggio. Nello specifico, la reliquia verrà portata al Priorato di Benburb, fondato dai Servi di Maria, che conferì al Beato Carlo il sacramento del Battesimo. Lunedì 13 maggio, memoria della Madonna di Fatima, per cui Carlo aveva una particolare devozione, la reliquia verrà trasferita nelle parrocchie di San Nicola (Ardglass) e Saint Mary’s (Dunsford) con la messa celebrata dal neo insediato vescovo Alan McGuckian,. Ad accompagnare la reliquia, un frammento del pericardio, la membrana che proteggeva il suo cuore, sarà monsignor Anthony Figueiredo, responsabile delle Relazioni Internazionali della diocesi di Assisi. La reliquia ha già viaggiato per otto diocesi irlandesi: l’arcidiocesi di Armagh, Dublino e Tuam, e le diocesi di Clogher, Derry, Down e Connor, Dromore ed Elphin, attirando ogni volta migliaia di pellegrini. Il beato Carlo, il ragazzo in “jeans e scarpe da ginnastica”, è morto per leucemia a soli 15 anni nel 2006; nutriva una passione per la santità e basava la sua vita sull’Eucaristia per crescere nel rapporto con Gesù. Come diceva sempre “Essere sempre uniti a Gesù questo è il mio programma di vita”. Oggi, la sua salma riposa nel Santuario della Spogliazione di Assisi, dove San Francesco compì il gesto profetico di spogliarsi davanti al Vescovo per affidarsi solo alla provvidenza di Dio.

Tutto pronto per il settimo compleanno del Santuario della Spogliazione

Dal 17 al 19 maggio diversi momenti di riflessione e preghiera sul tema “#Nulla di proprio. Per un mondo senza guerra”

ASSISI – “#Nulla di proprio. Per un mondo senza guerra” è il titolo della serie di iniziative che si terranno da venerdì 17 a domenica 19 maggio in occasione del settimo anniversario dell’inaugurazione del Santuario della Spogliazione, istituito nel 2017 e dove si terranno tutti gli eventi in programma. La tre giorni si aprirà venerdì 17 maggio alle ore 16,30 con la Santa Messa presieduta da fra Paolo Braghini, missionario OFMCap in Amazzonia (Parroco a Belém do Solimões). A seguire alle ore 17,30 il convegno: “Le sfide dell’Amazzonia e dell’Africa per un’economia della fraternità” al quale intervengono fra Paolo Maria Braghini e fra Carlo Maria Chistolini, missionari in Brasile, e padre Gerald Kpadhingo, dell’associazione Madre Africa. Alle ore 21,15 “Il Cantico di Frate Sole”, performance musicale a cura di Commedia Harmonica, con la partecipazione del maestro Simone Cristicchi (ingresso libero fino ad esaurimento posti).

Sabato 18 maggio alle ore 11,00 la consegna del “Premio internazionale Francesco d’Assisi e Carlo Acutis per un’economia della fraternità”, cui intervengono il Cardinale Sean O’Malley, arcivescovo di Boston, Brunello Cucinelli, presidente esecutivo e direttore creativo della Brunello Cucinelli Spa e l’onorevole Emanuele Prisco, sottosegretario di Stato per l’Interno. Alle ore 16,30 la Santa Messa presieduta da mons. Anthony Figueiredo, vicario parrocchiale della Cattedrale di San Rufino e alle 17.30 il convegno: “Tra Frate Sole e Sorella Morte, il Cantico da San Damiano al Vescovado, una riscoperta verso il 2025”, con gli interventi di mons. Domenico Sorrentino, vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno; Davide Rondoni, presidente del “Comitato nazionale per la celebrazione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi”; e padre Felice Autieri, OFMConv. Alle ore 21 l’Adorazione eucaristica animata da NOVA LAUDE (Arca di Nazareth). Domenica 19 maggio infine, alle 9.30 la Santa Messa presieduta da padre Marco Gaballo OFMCap, rettore del Santuario della Spogliazione, e alle ore 11 la Santa Messa presieduta dal card. Sean O’Malley, arcivescovo di Boston. La tre giorni del Santuario della Spogliazione è organizzata dalla Fondazione diocesana Assisi Santuario della Spogliazione, con la diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino. Info e dirette su www.assisisantuariospogliazione.it • www.diocesiassisi.it e sui social della Diocesi e del Santuario.

L’omaggio della Chiesa di Milano al Beato Carlo Acutis (video)

Oltre mille ragazzi ambrosiani hanno partecipato al pellegrinaggio diocesano dei preadolescenti ad Assisi che si è svolto in occasione del 25 aprile. I giovani ambrosiani sono stati accompagnati dal vescovo ausiliare monsignor Luca Raimondi. Anche quest’anno la Chiesa di Milano ha infatti riservato un omaggio speciale al beato Carlo Acutis, pregando davanti alla sua tomba nel Santuario della Spogliazione e offrendo l’olio che alimenta la Lampada degli oratori. Una donazione che si ripeterà ogni anno, a cui già 200 oratori della Diocesi hanno contribuito per il 2024. Ai ragazzi sono stati consegnati, oltre alla sciarpa del pellegrinaggio, anche braccialetti con alcune espressioni-chiave della spiritualità di Acutis. Il senso di questa iniziativa è spiegato dal vescovo ausiliare monsignor Luca Raimondi: sentiamo le sue parole

Pasqua in Assisi, ecco il programma completo

Monsignor Sorrentino: "Impariamo a portare le nostri croci e sosteniamo i fratelli più fragili"

ASSISI – “Ci prepariamo a vivere la settimana più importante dell’anno con il cuore pieno di speranza perché la passione, morte e resurrezione di Cristo ci aprano gli occhi sulla nostra vita, fatta di gioie ma anche di sofferenze; le stesse sofferenze che ha patito Gesù sulla croce ma che poi lo hanno portato alla salvezza eterna. Impariamo da lui a prendere sulle spalle le nostre croci e sosteniamo i fratelli più fragili, perché solo attraverso le difficoltà si può assaporare la gioia della felicità”. È questo l’auspicio del vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno in vista dei riti della settimana Santa che prenderanno il via domenica 24 marzo alle 9,30 con il ritrovo in piazza del Comune, davanti alla Chiesa di Santa Maria sopra Minerva, per la benedizione delle palme e l’avvio della processione verso la cattedrale di San Rufino dove il vescovo presiederà la celebrazione eucaristica. Nel pomeriggio alle 15,30 è prevista la tradizionale Via Crucis nella Basilica di Santa Chiara, cantata a cura di Commedia Harmonica, anche in ricordo del maestro Umberto Rinaldi. “Spero che in tanti possano partecipare ai riti della settimana Santa che porta ad interrogarsi, a riflettere sul proprio presente e sulla grandezza di quel Dio che, fatto uomo, ultimo tra gli ultimi, ha deciso di morire nel peggiore dei modi per dimostrare che dopo la fine di questa vita c’è la vera bellezza e salvezza”. Gli appuntamenti della prossima settimana ad Assisi continuano il 27 marzo, mercoledì Santo alle 16 nella cattedrale di San Rufino dove verrà celebrata la santa messa crismale, con la benedizione degli oli santi e animazione liturgica a cura della cappella musicale di San Rufino. Il 28 marzo, giovedì Santo alle 17,30, monsignor Sorrentino presiederà in cattedrale la santa messa “Nella Cena del Signore”; la lavanda dei piedi, seguirà la reposizione del Santissimo Sacramento e il rito della Scavigliazione. Il 29 marzo, venerdì Santo alle 6,45 ci sarà l’Ufficio di letture e a seguire la processione mattutina del Cristo Morto. Quest’anno il percorso visiterà i monasteri della parte superiore della città, passando per via San Paolo, via San Giacomo e arrivo nella Basilica di San Francesco attraverso via Mery Del Val. Alle 17 la celebrazione della Passione del Signore, presieduta dal vescovo con la liturgia della Parola, adorazione della croce e comunione all’assemblea. È prevista anche la colletta per la Terra Santa. Alle 20,30 la processione del Cristo Morto, animata dalle Confraternite alla luce delle fiaccole per i vicoli del centro storico. Il 30 marzo, Sabato Santo, dalle 22 si terrà la Veglia pasquale nella cattedrale di San Rufino. Le celebrazioni in cattedrale saranno trasmesse su Maria Vision (canale 602 del digitale terrestre) e sulla pagina Facebook Diocesi Assisi – Nocera – Gualdo.